IO SONO LI

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Lavoro, Politica-Società, Rapporto tra culture, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Andrea Segre
Durata
96'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Francia, Italia
Distribuzione
Parthenos
Soggetto e Sceneggiatura
Marco Pettenello, Andrea Segre Andrea Segre
Musiche
Francois Couturier
Montaggio
Sara Zavarise

Orig.: Italia/Francia (2011) - Sogg.: Andrea Segre - Scenegg.: Marco Pettenello, Andrea Segre - Fotogr.(Panoramica/a colori): Luca Bigazzi - Mus.: Francois Couturier - Montagg.: Sara Zavarise - Dur.: 96' - Produz.: Francesco Bonsembiante per Jole Film con Francesca Feder per Aeterna Films in collaborazione con RAI Cinema, Arte France Cinéma.

Interpreti e ruoli

Zhao Tao (Shun Li), Rade Serbedzija (Bepi il 'poeta'), Marco Paolini (Coppe), Roberto Citran (avvocato), Giuseppe Battiston (Devis)

Soggetto

Dal laboratorio tessile alla periferia romana, Shun Li, immigrata cinese, viene improvvisamente trasferita a Chioggia, dove dovrà continuare a lavorare per ottenere i documenti utili a farsi raggiungere dal figlio di otto anni, rimasto in Cina. Nella cittadina lagunare Shun fa la barista in un locale frequentato da pescatori e pensionati locali. Con uno di loro, Bepi, di origini slave soprannominato 'il poeta', Shun Li instaura un bel rapporto di amicizia, che però viene interrotto dall'intervento dei capi di lei. Spostata dal bar in un magazzino tessile, Shun Li un giorno ha la sorpresa di vedersi comparire davanti il figlio: qualcuno ha pagato al suo posto il denaro mancante per il viaggio del bambino. Ora Shun Li va in cerca di Bepi ma dall' amico Coppe apprende che è morto. Insieme danno fuoco al suo barcone in mare, come omaggio funebre alla maniera cinese.

Valutazione Pastorale

Il copione affronta in maniera diretta molti argomenti di forte attualità: l'assenza di regole, e di diritti, in alcune fasce di immigrazione, sottoposte all'arbitrio di pochi; l'incontro/scontro con le comunità locali italiane (qui la provincia di Venezia); la capacità di offrire e ricevere solidarietà. Su questa cronaca incalzante e talvolta aspra, la regia getta uno sguardo di pungente lirismo, fotografa la laguna chioggiotta come un piccolo mondo di atmosfere sospese, restituisce il clima nebbioso che entra nella pelle e nella mente di chi respira quell'aria. Ne esce un approccio lirico e minimalista che non nasconde niente dei problemi esistenti ma cerca di osservarli dal punto di vista della delicatezza, della poeticità, della reciproca comprensione. Racconto punteggiato da sottili, acute osservazioni e film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito in molte occasioni come proposta nuova e originale per riflettere su temi italiani di attualità.

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