ITALO

Valutazione
Consigliabile, poetico
Tematica
Adolescenza, Animali, Famiglia - genitori figli, Film per ragazzi
Genere
Commedia
Regia
Alessia Scarso
Durata
105'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Notorius Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Coralla Ciccolini Coralla Ciccolini e Alessia Scarso
Musiche
Marco Cascone
Montaggio
Alessia Scarso

Orig.: Italia (2014) - Sogg.: Coralla Ciccolini e Alessia Scarso - Scenegg.: Coralla Ciccolini (script editor: Isabella Aguilar)- Fotogr.(Scope/a colori): Daria D'Antonio - Mus.: Marco Cascone - Montagg.: Alessia Scarso - Dur.: 105' - Produz.: Roberta Trovato per ARA' srl.

Interpreti e ruoli

Marco Bocci (Antonio Blanco), Barbara Tabita. (Luisa Nigro), Elena Radonicich (Laura Menoni), Vincenzo Lauretta (Meno), Martina Antoci (Chiara), Matteo Korreshi (Paolo), Lucia Sardo (Concetta), Tuccio Musumeci (Natalino), Andrea Tidona (voce narrante), Mercello Perracchio, Leo Gullotta

Soggetto

Il 15 marzo 2009 nelle campagne di Scicli, in provincia di Ragusa, un branco di cani randagi attacca un bambino, uccidendolo. L'immediata reazione si concretizza nel divieto di circolazione per gli animali. Ma nello stesso periodo arriva un randagio che conquista l'affetto della comunità locale fino a diventarne un beniamino. Il cambio è nell'amicizia tra Italo (così viene chiamato il cane) e Carmelo detto Meno, bambino solitario e taciturno, figlio del sindaco. Un rapporto padre/figlio reso difficile dall'assenza della mamma, morta tempo prima. Quando il legame tra Meno e Italo diventaimportante, anche il padre accetta di accoglierlo in casa: trascurando alcuni doveri legati alla campagna elettorale in corso in città e riuscendo a tenere sotto traccia il tenue legame profilatosi con Laura, la maestra preoccupata per i modi scorbutici di Meno...

Valutazione Pastorale

Alessia Scarso, nata nel 1979, si è diplomata in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia e ha poi diretto spot e documentari istituzionali. Il dato più evidente di questa sua opera prima è proprio nello spiazzamento narrativo: si parte da un dato autentico e si finisce dentro una favola, dolce e tenera. La regista fa vedere di aver imparato bene la lezione. Il racconto poggia su immagini pulite e semplici, arricchite da tentativi di divertirsi con qualche variazione espressiva. L'indubbia fantasia descrittiva è però frenata dalla costante fragilità del copione, segnato dal mancato amalgama tra il taglio fiabesco, l'affacciarsi di spunti sentimentali, la timida descrizione del quadretto sociale del paese. Il risultato è un film dalla impalpabile simpatia, con slanci lirici che, dal punto di vista pastorale, lo rendono consigliabile e in qualche passaggio poetico.

Utilizzazione

Il film può esssre utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni, con indicazione per un pubblico di ragazzi e giovani.

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