JACK E JILL

Valutazione
Futile, grossolanità
Tematica
Famiglia, Il comico
Genere
Commedia
Regia
Dennis Dugan
Durata
91'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Jack and Jill
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Steve Koren, Robert Smigel, Adam Sandler Ben Zook
Musiche
Rupert Gregson Williams
Montaggio
Tom Costain

Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg.: Ben Zook - Scenegg.: Steve Koren, Robert Smigel, Adam Sandler - Fotogr.(Normale/a colori): Dean Cundey - Mus.: Rupert Gregson Williams - Montagg.: Tom Costain - Dur.: 91' - Produz.: Todd Garner, Jack Giarraputo, Adam Sandler.

Interpreti e ruoli

Adam Sandler (Jack Sadelstein/Jill Sadelstein), Al Pacino (se stesso), Katie Holmes (Erin Sadelstein), Elodie Tougne (Sofia Sadelstein), Rohan Chaud (Gary Sadelstein), Eugenio Derbez (Felipe/nonna di Felipe), Nick Swardson (Todd), Geoff Piesron (Carter Simmons), Valerie Mahaffey . (Bitsy Simmons)

Soggetto

A Los Angeles Jack ha una bella casa, una bella famiglia, un lavoro di successo, e invita la sorella gemella Jill per il Giorno del Ringraziamento. La tranquillità finisce, Jack deve trattenersi per non litigare di continuo con lei, donna dal carattere esuberante e fin troppo vivace. Mentre lui è impegnato a trattare l'ingaggio di Al Pacino per una prossima campagna pubblcitaria, lei crea imbarazzi, equivoci, situazioni inopportune. Dopo averle evitato un imprevisto corteggiamento da parte del grande attore, Jack raggiunge la sorella tornata a New York, la difende dalla pesante ironia di alcuni ex amici di scuola, e riesce a farla avvicinare a Felipe, un messicano che lavora per Jack ed è sinceramente inamorato di lei.

Valutazione Pastorale

La grande trovata (una novità?) consiste nel fatto che i ruoli di Jack e Jill sono entrambi interpretati da Adam Sandler. L'uomo in abiti femminili rappresenta una situazione 'classica' dai nobili precedenti e che dovrebbe essere punto di partenza per molta comicità. Dovrebbe, ma si resta fermi al condizionale. La realtà invece è quella di un copione melenso, stiracchiato, avvitato su se stesso, statico sotto il profilo narrativo: sono troppi i momenti di stasi dell'azione e di latitanza dell'umorismo. Si fa fatica ad arrivare alla fine, mentre si osserva un Al Pacino comunque impeccabile coinvolto senza battere ciglio in un operazione un po' fuori dalle sue corde. Per ripetere Jack Lemmon e Tony Curtis in abiti femminili, ci sarebbe voluto un nuovo Billy Wilder. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e segnato da grossolanità.

Utilizzazione

Non ci sono particolari motivi per l'utilizzo del film in programmazione ordinaria. Una certa sguaiataggine, un umorismo fin troppo 'americano', dialoghi che non fanno ridere. Forse tutto ciò può essere una curosità, ma attenzione è da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.

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