JESUS DE MONTREAL (GESÙ DI MONTREAL) *

Valutazione
Accettabile-riserve, Complesso
Tematica
Gesù, Metafore del nostro tempo, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Denys Arcand
Durata
109'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Canada
Titolo Originale
JESUS DE MONTREAL (JESUS OF MONTREAL)
Distribuzione
Life International
Soggetto e Sceneggiatura
Denys Arcand
Musiche
Yves Laferriere
Montaggio
Isabelle Dedieu

Sogg. e Scenegg.: Denys Arcand - Fotogr.: (normale/a colori) Guy Dufaux, Jacques Leduc - Mus.: Yves Laferriere - Montagg.: Isabelle Dedieu - Dur.: 109' - Produz.: Max Films Productions, Gerard Mital Productions

Interpreti e ruoli

Lothaire Bluteau (Daniel Coulombe), Catherine Wilkening (Mireille Fontaine), Johanne-Marie Trembla (Costance Lazure), Remy Girard (Martin Durocher), Robert Lepage (René Sylvestre), Gilles Pelletier (Raymond Leclerc)

Soggetto

il giovane attore Daniel Coulombe da poco tornato in Canada, sarà regista e protagonista di una Sacra rappresentazione della passione di Gesù, che verrà data nel grande giardino di un Santuario, diretto da padre Raymond Leclerc. Si uniscono a lui Mireille Fontaine, Costance Lazure, René Sylvestre e Martin Durocher. Costoro hanno partecipato finora a spettacoli molto scadenti e perfino al doppiaggio di film porno, ma a contatto con l'altissimo tema del lavoro e col trascinante entusiasmo di Daniel, sono profondamente scossi e si sentono mutare. Mireille è affascinata dalla personalità di Daniel, che le ispira ammirazione e affetto; Costance, madre affettuosa di una bambina, rompe la sua colpevole relazio-ne con padre Leclerc, un maturo prete moralmente debole, il quale è legato al sa-cerdozio solo da motivi di sopravvivenza. Daniel apporta dei mutamenti al vecchio testo della Sacra rappresentazione, e gli attori lo interpretano con tanta con-vinzione da ottenere la sera prima un enorme successo di pubblico e di critica. Trovandosi in seguito ad accompagnare Mireille, che deve sostenere un provino per un futuro ruolo, Daniel, offeso dall'insistenza con cui le viene chiesto di spo-gliarsi, sfascia apparecchiature elettroniche e rovescia tavoli, finché viene arresta-to. Poiché rifiuta l'aiuto di un abile avvocato, è esaminato da una psicologa, che lo dichiara, però, più equilibrato dei giudici dei tribunale. L'avvocato consiglia utilmente al giovane di sfruttare il proprio successo, pubblicando subito un libro o affermandosi come attore, perché la città è ormai sua, se egli vuole. Scandalizzato dalle varianti inserite nel lavoro, padre Leclerc ordina agli attori di riprendere subito a recitare il testo tradizionale, altrimenti le autorità religiose fa-ranno cessare le rappresentazioni. Inutilmente Daniel cerca di ottenere almeno un'ultima replica per il suo lavoro, e poiché ciò gli viene rifiutato, decide di dare ugualmente quella sera lo spettacolo, per il quale è accorsa tanta gente. Ma quan-do Daniel è già sulla croce, arrivano i poliziotti per interrompere la recita, e il pubblico, adirato, si scaglia contro di loro. La croce, urtata violentemente. cade a terra travolgendo Daniel, il quale è colpito violentemente alla testa, e perde conoscenza. Mireille e Costance lo accompagnano allora con l'ambulanza in un ospedale cattolico così affollato che nessun medico lo esamina. Poco dopo egli sembra riprendersi e si allontana con le due donne, mentre parla come se rivestisse ancora il ruolo di Cristo, ma improvvisamente cade a terra di nuovo senza conoscenza, e viene trasportato in un altro ospedale (quello ebraico). Qui un medico dichiara che ormai il cervello è perduto e il giovane non si risveglierà più: i soccorsi gli sono giunti troppo tardi. Il medico chiede allora alle due accompagnatrici di poter usare gli organi di Daniel per dei trapianti, e così un uomo vivrà col suo cuore e una donna vedrà coi suoi occhi.

Valutazione Pastorale

questo film assai complesso contiene motivi di grande interesse, perché il suo tema principale è la ricerca di veri valori in un mondo pieno di falsi miti, cioè l'incontro dell'uomo contemporaneo con Gesù, che muta e sconvolge chiunque Lo avvicini veramente. Il lavoro ha una sua originalità, è pieno d'impegno e denso di significati. È chiaramente detto che l'arte per essere tale deve essere sacra, e lo diventa se arriva all'onestà e alla verità della vita di Cristo. Bella la figura dell'attore, che si immedesima nella parte di Gesù fino alla morte, e veramente toccanti, tese e vibranti risultano nella Sacra Rappresentazione le scene della Passione e soprattutto quelle della Crocifissione. Per quanto si sappia che viene mostrata solo una recita, la commozione è autentica e profonda: la figura di Cristo è ancora molto sentita e risulta sconvolgente e affascinante. Daniel scuote con la sua interpretazione i suoi compagni di lavoro, ridestandoli alla spiritualità, poi si lancia contro le grossolane manifestazioni del consumismo. Si ritrovano nella trama le stesse situazioni del tempo di Cristo: si allude alla cacciata dei mercanti dal tempio nel momento in cui il giovane sfascia lo studio televisivo; il prete Leclerc è visto come un sacerdote ipocrita dei tempi di Gesù, e l'avvocato prende il ruolo del diavolo, quando, in una delle scene più efficaci, tenta Daniel con l'offerta del potere. Il film è volutamente provocatorio, perché mira a scuotere lo spettatore e a farlo riflettere, riuscendo nel suo scopo. Però contiene delle forzature con cadute nel cattivo gusto: troppo lunga la sequenza del doppiaggio del film porno, anche se è mostrato per evidenziare che gli attori lavoravano ad un livello infimo, prima di accostarsi alla Sacra Rappresentazione; troppo violento è invece il brano finale dell'asportazione del cuore dal corpo di Daniel, che appare come crocifisso sul lettino operatorio. In conclusione, si può dire che il film ha molti valori positivi, e che i suoi difetti veri sono compensati dalla sincerità con cui tratta una tema evidentemente sentito profondamente.

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