Jurassic World. Il dominio

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Animali, Avidità, Avventura, Bioetica, Biogenetica, Denaro, Donna, Ecologia, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Male, Media, Potere, Scienza
Genere
Avventura, Fantastico, Thriller
Regia
Colin Trevorrow
Durata
146'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Jurassic World Dominion
Distribuzione
Universal Picture International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Dai personaggi creati da Michael Crichton, la sceneggiatura è di Colin Trevorrow ed Emily Carmichael
Fotografia
John Schwartzman
Musiche
Michael Giacchino
Montaggio
Mark Sanger
Produzione
Patrick Crowley, Frank Marshall, Colin Trevorrow, Alexandra Ferguson-Derbyshire, Steven Spielberg. Casa di produzione: Amblin Entertainment, Perfect World Pictures, Universal Pictures

Interpreti e ruoli

Chris Pratt (Owen Grady), Bryce Dallas Howard (Claire Dearing), Laura Dern (Ellie Sattler), Sam Neill (Alan Grant), Jeff Goldblum (Ian Malcolm), Isabella Sermon (Maisie Lockwood), DeWanda Wise (Kayla Watts), Campbell Scott (Lewis Dodgson), Omar Sy (Barry Sembène), BD Wong (Henry Wu), Mamoudou Athie (Ramsay Cole)

Soggetto

I dinosauri non sono più custoditi nell’atollo Isla Nublar, ormai si sono diffusi e (più o meno) integrati nel resto del mondo. Fenomeni strani (un’invasione di locuste aggressive) si stanno verificando in più parti degli Stati Uniti, minacciando così l’equilibrio alimentare della popolazione. La paleobotanica Ellie Sattler coinvolge il collega Alan Grant in un’indagine presso l’influente società di biogenetica Biosyn, dove si sospetta che avvengano manipolazioni genetiche tra creature animali ed esseri umani. Nel frattempo, Owen e Claire, due esperti in comportamenti di dinosauri, sono diretti anche loro al centro Biosyn dove è stata rinchiusa la loro figlia adottiva Maisie Lockwood, adolescente nata come clone genetico dalla famiglia di sir. Benjamin Lockwood.

Valutazione Pastorale

Dopo “Top Gun: Maverick”, ecco un’altra reunion hollywoodiana. A quasi trent’anni dal debutto, si ricompone il cast originario di “Jurassic Park” (1993). L’occasione è il sesto e ultimo titolo della saga, “Jurassic World. Il dominio”, diretto da Colin Trevorrow, che vede tornare gli iconici volti di Laura Dern, Sam Neil e Jeff Goldblum. Il binario narrativo è lo stesso di sempre, tra scene d’azione mozzafiato, dinosauri iperrealistici e una linea di racconto che si gioca tra thriller, action e inserti ironici. Nello specifico. Il tracciato originario è il romanzo di Michael Crichton pubblicato all’inizio degli anni ’90, “Jurassic Park”. Da lì si è attivato un proficuo filone cinematografico inizialmente diretto e prodotto da Steven Spielberg, che ha raggiunto incassi da primato nella storia del cinema. Dopo i titoli iniziali – “Jurassic Park” (1993) e “Il mondo perduto. Jurassic Park (1997) diretti da Spielberg, mentre “Jurassic Park III” (2001) vede alla regia Joe Johnston –, il mondo giurassico sembrava aver esaurito la sua spinta di originalità, di attrazione. A distanza però di oltre un decennio Hollywood ha ripreso in mano il progetto ottenendo nuovi record al botteghino: nel 2015 “Jurassic World” di Colin Trevorrow (con Spielberg sempre produttore esecutivo) ha raggiunto la soglia di 1,7 miliari di dollari, piazzandosi nella top ten dei maggiori incassi di sempre. Dopo “Jurassic World. Il regno distrutto” nel 2018, punto di approdo finale è ora il sesto titolo della saga: “Jurassic World. Il dominio” diretto ancora una volta da Trevorrow, anche produttore insieme al veterano Spielberg. Cosa ha di speciale questo nuovo capitolo? Anzitutto l’operazione nostalgia, l’abbinamento tra le star di ieri e quelle di oggi: i primi, iconici, protagonisti Laura Dern, Sam Neil e Jeff Goldblum con i nuovi divi degli anni Duemila Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, che hanno rilanciato il franchise. Molti gli elementi in campo in questo atteso capitolo finale. Oltre al citato effetto nostalgia, che rappresenta un chiaro elemento d’attrazione verso la sala per gli spettatori di ieri e di oggi, torna il fascino mai sopito verso la paleontologia e le creature giurassiche. Punto di forza sono gli effetti visivi, davvero accurati e dal realismo convincente, se non stupefacente. Le scene d’azione, l’alto tasso di adrenalina, fanno il resto. A ben vedere, però, il racconto non spicca per originalità, in quanto molto è stato già detto e rappresentato. Infatti, il plot appare di respiro corto, abbastanza circoscritto: elemento scatenante è il rapimento di Maisie Lockwood e lo sconfinamento della scienza genetica in terreni pericolosi, che aprono questioni etiche di non poco conto. Offrendo il film anche un chiaro messaggio ecologico, il bisogno di rispettare l’equilibrio naturale e il senso di una coesistenza pacifica tra creature, “Jurassic World. Il dominio” si conferma un giocattolone cinematografico un po’ fracassone che tiene bene la tensione del racconto in una sequela di colpi di scena, muovendosi però su un copione pressoché basilare e a tratti “telefonato”. Se non ci fosse l’effetto reunion con il cast originario – dove volteggiano le celebri note composte da John Williams, facendo esplodere il brivido emozionale – il risultato sarebbe di certo modesto. Nell’insieme “Jurassic World. Il dominio” è consigliabile, problematico per i temi in campo e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per riflessioni successive sui temi dell'etica, della scienza, dell'ecologia.

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