LA CANARINA ASSASSINATA

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Cinema nel cinema
Genere
Commedia
Regia
Daniele Cascella
Durata
94'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Musiche
Bungaro & Aidan Zammit
Montaggio
Lilli Lombardi

Orig.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Ninchi (revisione della scg: Salvatore De Mola, Paolo De Vita) - Fotogr.(Panoramica/a colori): Luca Coassin - Mus.: Bungaro & Aidan Zammit - Montagg.: Lilli Lombardi - Dur.: 94' - Produz.: Francesco Paolo Montini per Movie Factory.

Interpreti e ruoli

Ignazio Oliva (Franco Angelini), Chiara Conti (Clelia Rossini), Bruno Armando (Alberto Ravelli), Paolo De Vita (Raffaele), Caterina Vertova (Anna Salizzato), Michele De Virgilio (Ruggero Balza), Remo Remotti (regista/dio del cinema), Emilio Bonucci (Mezzocorona), Vanni Bramati (Angelo Soda), Lorenzo Monaco (Andrea), Marco Cassini (Paolo), Chiara Francini (Pamela Pantaleo), Claudia G. Moretti . (angelo biondo)

Soggetto

Un produttore cinematografico arriva in una grande villa fuori città per dare il via alle riprese del suo prossimo film. Con lui la troupe: attori, attrici, regista, alcuni tecnici. Proprietaria della Villa é Anna, e con lei c'è il maggiordomo Raffaele. Non passa molto tempo, e i rapporti tra i presenti si guastano e diventano carichi di sospetti, fatti di sotterfugi, bugie, accordi sottobanco. Il produttore in realtà non ha soldi, e il film non si fa. Anna non è la proprietaria, ma una che aveva affittato la villa per vendicarsi proprio di quel produttore che anni prima aveva causato la morte di suo marito, tecnico in un altro suo film.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un'opera prima di disarmante pochezza espressiva e di azzerate qualità emozionali. Il tema del film sul 'film da fare' ha illustri precedenti ma questo vorrebbe dire poco. Se tuttavia un copione che mette in scena certo provincialismo tipoco del cinema italiano é altrettanto debole, affrettato e caricaturale, i risultati non possono che essere questi. La barra è costante sull'abusato confronto del film d'arte contro il film di cassetta: come se la qualità di un film fosse legata al suo esito al botteghino. Figurine di contorno meritevoli di miglior sorte (Chiara Conti, Ignazio Oliva, Paolo De Vita) navigano nella storiella senza molto costrutto. Alla fine, in assenza di una qualche concretezza espressiva, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente e caratterizzato da banalità.

Utilizzazione

Per quanto detto sopra, l'utilizzazione potrebbe essere evitata, o inserita in qualche occasione relative a opere prime o al tema del 'film nel film'. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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