Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Rob Zombie - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tom Richmond, Alex Poppas - Mus.: Rob Zombie, Scott Humphrey - Montagg.: Kathryn Himoff, Robert K.Lambert, Sean Lambert - Dur.: 90' - Produz.: Andy Gould.
Interpreti e ruoli
Sheri Moon (Baby), Bill Moseley (Otis), Karen Black (mamma Lucciola), Dennis Fimple (nonno Ugo), Sid Haig (Spaulding)
Soggetto
Nel 1977 due coppie di giovani fidanzati decidono di andare a festeggiare Halloween in qualche luogo isolato fuori città. Nel pieno della notte incontrano un certo capitano Spaulding, strano uomo vestito da clown che gestisce un museo degli orrori e riferisce al gruppetto la leggenda del dott. Satan che vaga in quei paraggi. Incuriositi i quattro cominciano a fare qualche ricerca in proprio. Arrivano così a casa di una famiglia di personaggi psicopatici e deliranti guidata da mamma Lucciola. Cercano di andare via ma vengono invitati a fermarsi per cena. Da quel momento su di loro si scatena la sadica follia degli abitanti della casa. Torturati e brutalizzati, una solo di loro riesce a fuggire e a ritrovarsi lungo la strada la mattina seguente. Una macchina si ferma, la ragazza moribonda chiede aiuto. Al volante però c'è Spaulding e dal sedile posteriore spunta di nuovo uno degli aguzzini.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un film la cui indubitabile etichetta 'horror' non é sufficiente a descriverne il senso di rigetto che provoca, nè può essere consegnato con tranquillità ai cosiddetti appassionati come occasione di divertimento o di variazione sul 'genere'. L'accumulo di perversioni che la storia porta avanti, l'accanimento feroce sui corpi umani, la derisione della paura, il godimento di procurare torture lo fanno indicare come un prodotto molto pericoloso, incentrato sul fanatismo e su precisi rituali satanici : come fosse una sorta di suggerimento tragico per quegli episodi che hanno tristemente funestato la recente cronaca italiana con sacrifici umani, messe nere, e simili. E con una conclusione della storia in cui il male si ripropone indisturbato, dichiarando il proprio potere sul mondo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inaccettabile e del tutto aberrante. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria che in qualunque altra circostanza.