LA CASA DEL SÍ

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle
Genere
Drammatico
Regia
Mark Waters
Durata
90'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE HOUSE OF YES
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Mark Waters Tratto dal testo teatra
Musiche
Cliff Matrinez
Montaggio
Pamela Martin

Sogg.: Tratto dal testo teatra-le omonimo di Wendy Mac Leoud - Scenegg.: Mark Waters - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Mike Spiller - Mus.: Cliff Matrinez - Montagg.: Pamela Martin - Dur.: 90' - Produz.: Beau Flynn e Stefan Sinchowitz

Interpreti e ruoli

Parker Posey (Jackie-O), Josh Hamilton (Marty), Tori Spelling (Lesley), Freddie Prinze Jr. (Anthony), Genevieve Bujold (Mrs. Pascal), Rachael Leigh Cook . (Jackie-O giovane)

Soggetto

Marty Pascal decide di far conoscere la fidanzata Leslie alla sua famiglia. Così torna a Washington e si presenta a casa in una sera di pioggia torrenziale. Marty ha due fratelli, anzi un fratello più piccolo, Anthony, e una sorella gemella Jackie-O, che vivono con la madre in una grande e sfarzosa villa. Jackie-O aspetta con ansia l’arrivo del fratello, e grande è la sua delu-sione quando lui si presenta con una fidanzata. Anche la mamma dimostra poco entusiasmo per la nuova arrivata, ma è il giorno del ringraziamento, la tavola sta per essere preparata con il tradizionale tacchino, e bisogna essere ospitali. Il tempo pessimo costringe tutti a restare in casa, la corrente va e viene, ad un certo punto svanisce la possibilità di festeggiare con il tacchino, col passare delle ore il ricordo di altre riunioni di famiglia fa emergere imba-razzanti confessioni. Insidiata da Anthony e frastornata dal fatto di trovarsi in una famiglia non molto equilibrata, Leslie è incapace di reagire per crolla-re definitivamente quando appare chiaro che tra i gemelli c’è stato un rappor-to morboso, al quale Marty sta cercando di sottrarsi e che invece la sorella cerca di riprendere. La mattina dopo anche per Leslie diventa difficile sottrarsi ad un ambiente che ormai l’ha imprigionata.

Valutazione Pastorale

tratto da un testo teatrale messo in scena con molto successo a San Francisco, il film si propone come una metafora intrisa di humour nero ma sostanzialmente drammatica di un’America incerta e insicu-ra dietro l’apparente facciata di perbenismo e tranquillità. La famiglia vive in un grande, elegante edificio che dall’esterno offre un’idea di solidità, ma dentro il quale a poco a poco si creano le premesse per un serrato confronto e un forte, diretto scambio di accuse. Dal punto di vista pastorale, ne viene fuori un’immagine di famiglia certo non esemplare, un ritratto che gioca sui chiaroscuri di situazioni ambigue e che però non offre mai l’idea di superfi-cialità o provocazione fine a se stessa. Nell’insieme i personaggi hanno con-vincente sostanza drammatica, tale da comunicare il senso di una paura esi-stenziale nei confronti dell’esterno, dell’altro, forse della società americana stessa per come è strutturata. Segnalata la scabrosità di alcune situazioni, il film propone quindi anche motivi d’interesse. Utilizzazione: a motivo della delicatezza delle situazioni presentate, il film è da usare con cautela in programmazione ordinaria. Più opportunamente è da collocare in occasioni ristrette e mirate, per poter riflettere con attenzione sui motivi sociali e culturali che la storia offre (la famiglia luogo chiuso o aper-to, i rapporti con gli altri, la tradizione...)

Le altre valutazioni

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