LA CASA SUL LAGO DEL TEMPO

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Solidarietà-Amore
Genere
Commedia
Regia
Alejandro Agresti
Durata
99'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Lake House
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
David Auburn basato sulla sceneggiatura del film "Il mare", scritta da Yeo Ji Na e Kim Eun Jeong
Musiche
Rachel Portman
Montaggio
Alejandro Brodesohn, Lynzee Klingman

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: basato sulla sceneggiatura del film "Il mare", scritta da Yeo Ji Na e Kim Eun Jeong - Scenegg.: David Auburn - Fotogr.(Scope/a colori): Alar Kivilo - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Alejandro Brodesohn, Lynzee Klingman - Dur.: 99' - Produz.: Village Roadshaw Pictures.

Interpreti e ruoli

Sandra Bullock (Kate Forster), Keanu Reeves (Alex Wyler), Christopher Plummer (Louis Wyler), Willeke Van Ammelrooy (madre di Kate), Dylan Walsh (Morgan), Cynthia Kaye McWilliams (Vanessa Vanderbeck), Ebon Moss Bachrach (Henry), Mike Bacarella . (Mulhern)

Soggetto

Una insolita casa fatta tutta di vetrate e costruita a palafitte in cima ad un lago diventa il punto di contatto tra Kate Foster, che l'ha abitata, e Alex Wyler, che le é subentrato. I due non si incontrano mai, comunicano per posta, e un giorno si accorgono che lui vive nel 2004 e lei nel 2006. Questa differenza non annulla ma rafforza il loro legame. Lei del resto, soddisfatta del lavoro di dottoressa in ospedale, non ha alcuna vita sentimentale; e lui, architetto in conflitto con il padre, anziano maestro della professione, non ha più una fidanzata. Il loro rapporto va avanti così, fino ad un improbabile appuntamento al quale lei va da sola, e ad un abbraccio vissuto in sogno.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una storia di sostanza veramente esile, improbabile nelle premesse e stiracchiata negli sviluppi. Il tema dell'amore che abbatte le barriere del tempo può essere sempre suggestivo, purché appoggiato a qualche concretezza narrativa. A salvare l'impianto complessivo del racconto arriva in qualche modo la regia dell'argentino Agresti, che regala alle immagini ariosità e luminosità, attenuando il diluvio sentimentalistico, che la voce italiana di Reeves (Luca Ward) gonfia senza remore. Nè si capisce perché Sandra Bullock debba ricoprire così spesso il ruolo della donna introversa e solitaria. Comunque il pentagramma romantico é ben eseguito, e di pari passo vanno amarezza, felicità, rimpianti. Dal punto di vista pastorale, il film, equilibrato e misurato, é da valutare come accettabile e del tutto semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in altre ocasioni come spettacolo di facile fruizione.

Le altre valutazioni

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