LA CORRISPONDENZA

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Morte, Nuove tecnologie
Genere
Drammatico
Regia
Giuseppe Tornatore
Durata
116'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
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Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Ennio Morricone
Montaggio
Massimo Quaglia

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Giuseppe Tornatore - Fotogr.(Scope/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Ennio Morricone - Montagg.: Massimo Quaglia - Dur.: 116' - Produz.: Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Jeremy Irons (Ed Phoerum), Olga Kurylenko . (Amy Ryan), Simon Johns (Jason), James Warren (Rick), Shauna MacDonald (Victoria), Oscar Sanders (Nicholas), Paolo Calabresi (Ottavio), Paolo Calabresi (il pescatore)

Soggetto

Amy Ryan, studentessa universitaria, nel tempo libero fa la controfigura per la televisione e il cinema nelle scene ad altro tasso di rischio. La intensa storia d'amore che sta vivendo con Ed Phoerum, maturo professore di astrofisica, si interrompe all'improvviso, quando lu, partito per un congresso, non da più notizie di se. Per Amy comincia un periodo di confusione, turbamento e incertezza...

Valutazione Pastorale

"E' una storia sull'amore -dice Tornatore- che non conosce ostacoli, sulla forza di questo sentimento coì grande e misterioso". Una storia d'amore - precisa- totalmente diversa da quella de "La migliore offerta", però "credo che ci siano dei fili rosi che legano i due film". Il mistero da dipanare continua ad esercitare una grande attrattiva su Tornatore: l'imprevisto, la ricerca di un perché, una logica da costruire. Il fatto è che, dal momento in cui, senza un motivo plausibile, lui e lei si separano, a tenerli uniti ci pensa il computer, ossia skipe, l'immagine a distanza, la cancellazione della differenza. Al punto che, nel contrasto tra Amy, addolorata e affranta, e Ed, più sicuro, ruvido, consolatorio, il mezzo meccanico si pone come inevitabile e imprescindibile necessità. Il problema sarebbe affidare ad ogni passaggio il giusto tono di credibilità. Ed è qui che, a differenza del titolo precedente, qualcosa non torna. I due protagonisti si spiano e si inseguono ma non si toccano, ombre loro gettate su un territorio dagli incerti confini. Insomma, il già Premio Oscar si conferma regista dallo stile solido e robusto, ma qui a mancare è la lucidità di tenere aperta la galleria del mistero, di giocare la carta della scommessa con la ragione e di rischiare di non vincerla in modo convincente. Forse un copione più stringato avrebbe giovato alla tenuta narrativa del racconto. Dal punto di vista narrativo, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, in occasioni mirate anche per avviare riflessioni sul tema centrale del rapporto tra comunicazione, sentimento, realtà e fantasia.

Le altre valutazioni

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