
Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: basato su una storia di Steve Oedekerk, Barry W. Blaustein e David Sheffield - Scenegg.: Barry W.Blaustein, David Sheffield, Paul Weitz, Chris Weitz - Fotogr.(Normale/a colori): Dean Semler - Mus.: David Newman - Montagg.: William Kerr - Dur.: 106' - Produz.: Brian Grazer.
Interpreti e ruoli
Eddie Murphy (Sherman Klump/Mama Klump/Cletis Papa Klump/Ernie Klump/Granny Klump/Buddy Love), Janet Jackson (Denise Gaines), Larry Miller (Dean Richmond), John Ales (Jason), Melinda McGraw (Leanne Gilford), Anna Maria Horsford (madre di Denise)
Soggetto
Il professor Sherman Klump, che insegna genetica all'università, é rimasto con la sua ingombrante mole, ma la dolce Denise é conquistata dalla sua timidezza ed eleganza, e quando lui le chiede di sposarlo accetta. Klump però é ostacolato da Buddy, il suo alter ego, uomo magro dal linguaggio greve e dagli atteggiamenti pesanti. Quando apprende che Klump ha messo a punto il siero che può far ringiovanire le persone, Buddy si impegna a rubarlo e a presentarsi al posto dell'altro ad una società disposta all'aquisto. Mentre si cerca di raddrizzare la situazione, il siero finisce anche tra le mani dei numerosi componenti della famiglia Klump: padre, madre, nonna, fratelli, nipoti ne approfittano per godere di un nuovo slancio sessuale. Disperato, Klump ingerisce una medicina che, invece di liberarlo, gli procura una progressiva perdita di intelligenza. Fa brutta figura con i genitori di Denise, farnetica alla presentazione del serio, viene licenziato, rinuncia al matrimonio. Quando tutto sembra perduto, Sherman insegue Buddy, che scompare in una fontana, beve il suo DNA e di colpo guarisce. Chariti tutti gli equivoci, il matrimonio si può celebrare.
Valutazione Pastorale
Il secondo appuntamento con il personaggio del professore matto si risolve in un deciso passo indietro rispetto all'esordio. Tutto ciò che c'era di atmosfere simpatiche e di notazioni argute in quel primo episodio scompare per lasciare campo libero alle sguaiate esibizioni della famiglia Klump. Soltanto interrotta qua e là da momenti un po' più pacati, la sequela di volgarità si snoda ininterrotta, coinvolgendo soprattutto le figure meno adatte (la nonna)e creando così situazioni di disagio riprovevoli ed imbarazzanti. A lungo andare poi, viene anche a mancare l'aspetto della novità: tutto si ripete, tutto é prevedibile, e le espressioni, gli atteggiamenti, la gestualità finiscono con il provocare noia e fastidio, senza che mai scatti qualche meccanismo di autentico umorismo. Dal punto di vista pastorale, l'operazione si risolve nella compiacente esibizione di aspetti poco nobili della persona, ed è da valutare come inaccettabile, e volgare. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altre occasioni.