La fiera delle illusioni

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Alcolismo, Amore-Sentimenti, Avidità, Denaro, Emarginazione, Giallo - Triller, Letteratura, Potere, Psicologia
Genere
Drammatico, Noir
Regia
Guillermo del Toro
Durata
150'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Usa
Titolo Originale
Nightmare Alley
Distribuzione
The Walt Disney Company Italia
Soggetto e Sceneggiatura
.Guillermo del Toro & Kim Morgan
Fotografia
Dan Laustsen, ASC, DFF
Musiche
Nathan Johnson
Montaggio
Cameron McLaughlin
Produzione
Double Dare You

La Direzione generale cinema e audiovisivo - MiC ha stabilito un divieto per i minori di 14 anni

Interpreti e ruoli

Bradley Cooper (Stanton Carlisle), Cate Blanchett (Lilith Ritter), Toni Colette (Zeena Krumbein), Willem Dafoe (Clem Hoatley), Richard Jenkins (Ezra Grindle), Rooney Mara (Molly Cahill), Ron Perlman (Bruno), Mary Steenburgen (Felicia Kimball), David Strathairn (Pete Krumbein)

Soggetto

Un uomo dà fuoco a una casa fatiscente e se ne allontana senza voltarsi. Dopo un breve viaggio s’imbatte in un Luna Park d’infimo ordine dove viene “assunto” come manovale…

Valutazione Pastorale

Tratto dal romanzo “Nightmare Alley” di William Lindasy Gresham (è uscito negli Stati Uniti nel 1947 ed è pubblicato in Italia da Sellerio), da gennaio 2022 è nelle sale italiane “La fiera delle illusioni” (“Nightmare Alley”). A dire il vero la “discesa agli inferi” di Stanton Carlisle (questo il nome del protagonista) era già stata portata sullo schermo nel 1947, nell’omonimo film diretto da Edmund Goulding e interpretato da Tyrone Power, che giova ricordarlo ebbe scarso successo tra il pubblico, molto probabilmente poco contento di vedere il suo beniamino in un ruolo così negativo. Ora è Guillermo del Toro – Leone d’oro alla 74ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia e quattro Premi Oscar per “La forma dell’acqua” (2017) – con la sua sensibilità e fantasia inquieta e inquietante a raccontarci la parabola di quest’ uomo ambizioso, crudele e privo di scrupoli. La storia. Nella provincia americana alla vigilia della Seconda guerra mondiale Carlisle (che qui ha tutto il fascino e la bravura di Bradley Cooper) si imbatte in un modestissimo Luna Park itinerante dove riesce a farsi “assumere” come manovale. Qui ha modo di conoscere, oltre all’infido proprietario Clem (Willem Dafoe, bravo come sempre), la chiaroveggente Zeena (Toni Colette), che imbroglia i suoi spettatori creduloni con l’aiuto del marito Pete (David Strathairn), un ex mentalista alcolizzato. Ma incontra anche la giovane e innocente Molly (Rooney Mara), che si innamora di lui. Quando l’anziano Pete muore Carlisle ne raccoglie l’eredità e parte con Molly alla ricerca del successo. La sua ambizione e le sue doti istrioniche lo portano in poco tempo a esibirsi per l’alta società newyorkese. Durante uno spettacolo conosce la psichiatra Lilith Ritter (Cate Blanchett, algida e affascinante come non mai) e, con la sua complicità, cerca d’imbrogliare l’ambiguo miliardario Ezra Grindle (Richard Jenkis). L’ingannatore finirà per essere ingannato… “La fiera delle illusioni” è un film poliedrico: dramma psicologico, racconto didascalico e metafora del sogno americano dell’uomo che si fa (ma anche si distrugge) da sé. Immersa nell’atmosfera dei noir degli anni ’40 – come la presenza di femme fatale, la dinamica delle relazioni nonché lo stile visivo messo in campo –, a cui il regista messicano evidentemente si ispira senza però rinunciare al suo personalissimo stile visionario, l’opera soffre un po’ per la trama macchinosa e per un finale tutto sommato abbastanza prevedibile. “La fiera delle illusioni” può contare su una regia solida, quella di Guillermo del Toro, capace di tenere sempre ben collegati trama e ordito, come pure su attori di prim’ordine – oltre al citato Bradley Cooper in odore di nomination agli Oscar 2022, sono da sottolineare le interpretazioni di Willem Dafoe, Rooney Mara, Toni Colette e Cate Blanchett – e scenografie, ambientazioni, suggestive e accurate, del tutto perfette. Dal punto di vista pastorale il film “La fiera delle illusioni” è complesso, problematico e adatto per dibattiti

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. In presenza di minori è bene prevedere l’accompagnamento di adulti o educatori che aiutino a comprendere e contestualizzare la vicenda, tenendo conto anche di immagini non poco problematiche.

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