LA GUERRA DEI FIORI ROSSI

Valutazione
Accettabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bambini
Genere
Drammatico
Regia
Zhang Yuan
Durata
92'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Cina, Italia
Titolo Originale
Kanshangqu henmei
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Zhang Yuan, Ning Dai Wang Shuo, Ning Dai, Zhang Yuan dal romanzo omonimo di Wang Shuo
Musiche
Carlo Crivelli
Montaggio
Jacopo Quadri

Orig.: Cina/Italia (2006) - Sogg.: Wang Shuo, Ning Dai, Zhang Yuan dal romanzo omonimo di Wang Shuo - Scenegg.: Zhang Yuan, Ning Dai - Fotogr.(Panoramica/a colori): Yang Gao - Mus.: Carlo Crivelli - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 92' - Produz.: Marco Muller, Beijing Century.

Interpreti e ruoli

Dong Bowen (Fang Qiangqiang), Ning Yuanyuan (Yang Nanyan), Chen Manyuan (Yang Beiyan), Zhao Rui (Ms. Li), Li Xiaofeng (Ms. Tang), Sun Yujia (Dou), Du Ma (Fa), Liu Runqiu (Pang), Wang Ziye . (Mao)

Soggetto

Cina, inizio degli anni '50. I genitori affidano il piccolo Qiang, quattro anni, all'asilo a tempo pieno. Il bambino da subito fatica ad abituarsi alla vita con i coetanei, avendo carattere decisamente ribelle. Le possibilità di avere i fiori rossi dati in premio ai bambini meritevoli sono poche, e tuttavia Qiang riesce ad avere il rispetto dei compagni e a convincerli che la direttrice é una cattiva e deve eessere quanto prima catturata. Il piano per imprigionare la donna purtroppo fallisce. Qiang pensa di scappare. Ma poi resta solo nel grande refettorio.

Valutazione Pastorale

Il periodo scelto è abbastanza lontano nel tempo per poter dire che si parla di ieri per alludere all'oggi. L'asilo infantile é microcosmo per costruire una satira politica del maoismo, è luogo di costruzione di una pedagogia infantile che ha negli educatori il punto di partenza e di ordine e nei bambini quello di fruitori passivi. Un asilo- collegio, un non-luogo dove l'assenza della famiglia é coperta dal rapporto con il partito e con l'ideologia. La disciplina dominante diventa nel bambino la cronaca di uan grande solitudine che vorrebbe però costruire un'alternativa. I bambini denudati e privi della libertà sono (o dovrebbero essere) speranza del futuro per un popolo che cerca la fuga nella notte. Certamente sincero ma non sempre scorrevole e non privo di intoppi, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, ripreso in contesti mirati, per approfondire con più attenzione i molti temi suggeriti.

Le altre valutazioni

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