
Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: tratto dal romanzo "Il diario segreto di Abraham Lincoln, cacciatore di vampiri" di Seth Grahame Smith - Scenegg.: Seth Grahame Smith - Fotogr.(Scope/a colori): Caleb Deschanel - Mus.: Henry Jackman - Montagg.: William Hoy - Dur.: 105' - Produz.: Tim Burton, Timur Bekmambetov, Jim Lenley - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Benjamin Walker (Abraham Lincoln), Dominic Cooper (Henry Sturgess), Antonhy Mackie (Will Johnson), Mary Elizabeth Winstead (Mary Todd Lincoln), Rufus Sewell (Adam), Marton Csokas (Jack Barts), Jimmi Simpson (Joshua Speed), Joseph Mawie (Thomas Lincoln), Alan Tudik (Stephen A. Douglas), Robin McLeavy (Nancy Lincoln), Erin Vassom (Vadoma), Frank Brennan . (sen.Jeb Nolan)
Soggetto
Dall'infanzia alla maturità, la vita di Abraham Lincoln è più complicata del previsto. Ai grossi problemi sociali già esistenti (la schiavitù), se ne aggiunge uno del tutto imprevisto: Lincoln è accerchiato da uno stuolo di vampiri che minacciano di impadronirsi della società americana. Mentre diffonde le proprie idee liberali e ottiene grandi consensi, Lincoln deve impedire di diventare egli stesso un vampiro. Intanto la guerra civile tra Nord e Sud insanguina gli States.
Valutazione Pastorale
Ma i sudisti, che minacciavano la vita e l'attività di Lincoln, erano tutti vampiri? Curiosa, arrischiata e un po' velenosa questa ipotesi che immagina un'America infestata di presenze malate e obbligata a reagire in modo deciso e cruento. Partendo da romanzo di Seth Grahame Smith, il regista kazako (ossia ex sovietico) Bekmambetov costruisce il ritratto di un Lincoln timido e introverso che, mentre proclama la fine della schiavitù e l'uguaglianza di tutti gli uomini, deve difendersi dalla presenza di vampiri decisi a cooptarlo tra di loro. L'idea apre lo scenario a soluzioni insolite e originali. Su questo incontro/scontro tra spicchi di realtà storica e fiction a briglia sciolta, il copione cala optando per una soluzione mista tra fantastico e horror. Sangue, arti mozzate e crudeltà varie punteggiano il racconto, certo con un taglio grottesco ma, al lungo andare, con qualche stucchevole eccesso visivo. Serviva maggiore misura nel pulp dominante. Nella confusione generale, resta l'immagine di un'America che mentre predica la pace, esporta la propria democrazia, o l'idea di essa. Dal punto di vista pastorale,il film è da valutare come complesso, e segnato da violenze.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato con cautela in programmazione ordinaria, tenendo anche conto del divieto ai minori di 14 anni. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.