LA PARTE DEGLI ANGELI

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Lavoro
Genere
Drammatico
Regia
Ken Loach
Durata
101'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Francia, Gran Bretagna
Titolo Originale
The Angel's Share
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
George Fenton
Montaggio
Jonathan Morris

Orig.: Gran Bretagna/Francia (2012) - Sogg. e scenegg.: Paul Laverty - Fotogr.(Panoramica/a colori): Robbie Ryan - Mus.: George Fenton - Montagg.: Jonathan Morris - Dur.: 101' - Produz.: Rebecca O'Brien.

Interpreti e ruoli

Paul Brannigan (Robbie), Siobhan Reilly (Leonie), John Henshaw (Harry), Gary Maitland (Albert), William Ruane (Rhino), Jasmin Riggins (Mo), Roger Allam (Thaddeus), Charles MacLean (Rory McAllister), Scott Dymond (Willy), Scott Kyle (Clancy), James Casey (Dougie), Caz Dunlop . (Caz)

Soggetto

A Glasgow il giovane Robbie viene condannato dal tribunale a svolgere lavori socialmente utili. Nei ritagli di tempo, cerca di sottrarsi ad una lite familiare che lo tiene prigioniero, ed entra di nascosto nel reparto maternità dell'ospedale per far visita a Leonie e al piccolo Luke, appena nato. Mentre lo tiene in braccio, Robbie giura a se stesso che suo figlio non avrà mai un vita di privazioni come quella che sta passando lui. Insieme ai compagni di lavoro Rhino, Albert e Mo, Robbie approfitta di qualche fortunata circostanza per mettere in piedi una iniziativa relativa ad una partita di bottiglie di whisky. Non tutto finisce come previsto, ma una buona cifra di denaro può essere divisa tra Robbie e i suoi tre sodali, divenuti amici.

Valutazione Pastorale

Anche in questa occasione, Loach si fa scrivere soggetto e sceneggiatuta da Paul Laverty e modella il testo da par suo. Ossia con una invidiabile capacità di farsi insieme specchio e riflesso della realtà, di stare, come pochi altri, al fianco dei 'suoi' personaggi, di farli vivere, soffrire e gioire senza mai perdere di vista la speranza, il rispetto, il diritto alla dignità. Loach non urla più, non ne ha bisogno, i suoi uomini e donne spesso costretti a scontare situazioni di cui non hanno colpa, soffrono, pensano e si rialza in silenzio, puntando su orgoglio, capacità razionali, rispetto per la vita che nasce. Unn nuovo, accorato appello a non dimenticarsi e a rispettare quegli 'ultimi', che non possono più esssere considerati tali. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in successive occasioni per avvaire riflessioni sui molti temi attuali che affronta.

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