LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Famiglia, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Alessandro Genovesi
Durata
92'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Pivio e Aldo De Scalzi
Montaggio
Claudio Di Mauro

Orig.: Italia (2011) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Genovesi, Fabio De Luigi - Fotogr.(Scope/a colori): Federico Masiero - Mus.: Pivio e Aldo De Scalzi - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 92' - Produz.: Maurizio Totti, Alessandro Usai per Colorado Film in collaborazione con RTI.

Interpreti e ruoli

Fabio De Luigi (Paolo), Cristiana Capotondi (Margherita), Monica Guerritore (Clara), Antonio Catania (Giorgio), Nadir Caselli (Ginevra), Chiara Francini (Simona), Alessandro Siani (Ivano), Arisa (Martina), Andrea Mingardi (Dino), Gisella Sofio (nonna), Alessandro Genovesi . (il sacerdote)

Soggetto

A una settimana dalle nozze, il quarantenne Paolo va a casa dei genitori di Margherita che abitano in una villa sul lago di Como. Timido e molto agitato, Paolo cerca in ogi modo di piacere ai futuri parenti ma tutte le cose che fa si trasformano in disastri assoluti, al punto da rimettere in discussione lo svolgimento del matrimonio. Quando in villa arriva Dino, lo scapestrato padre di lui in compagnia della giovane Martina, la frittata sembra fatta. Solo grazie alla pazienza di tutti, l'armonia si ricompone...

Valutazione Pastorale

Milanese 38enne, Genovesi ha portato a teatro "Happy Family", il testo da cui Salvatores ha tratto il film omonimo. Durante la lavorazione, è stato coinvolto nell'idea di occuparsi di una serie tv inglese, da cui trarre un film o una serie per la tv. Prevalsa la prima ipotesi, Genovesi ha scritto insieme a De Luigi la trasposizione italiana e poi si è messo dietro la m.d.p. Va detto che si tratta di un esordio del tutto convincente. La semplicità e la scorrevolezza della regia sono rese più corpose da un dialogo vivace, che permette di far andare d'accordo il tono realistico con quello grottesco. Il copione, giocato su equivoci, incertezze, imprevisti, mantiene una misura di equilibrio tra umorismo e note di costume. Il ritratto che ne esce è simpatico e piacevole, e il lieto fine è tutt'altro che scontato. A conferma che la tradizione della commedia italiana non va stravolta ma seguita, aggiornata e soprattutto rispettata. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in seguito come prodotto italiano leggero e di buona confezione.

Le altre valutazioni

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