La prima pietra

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Scuola
Genere
Commedia
Regia
Rolando Ravello
Durata
77'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Id.
Distribuzione
Warner Bros Iatalia
Soggetto e Sceneggiatura
Soggetto: Stefano Massini. Sceneggiatura: Rolando Ravello e Stefano Di Santi.
Fotografia
Stefano Salemme
Musiche
Maurizio Filardo
Montaggio
Giogio' Franchini

Prod.: Domenico Procacci per Fandango

Interpreti e ruoli

Corrado Guzzanti (Preside Ottaviani), Lucia Mascino (Maestra Roversi), Kasia Smutniak (Sig.a Hatab), Serra Yilmaz (Fatima Hatab), Valerio Aprea (Marcello), Iaia Forte (Loretta), Caterina Bertone (Segretaria)

Soggetto

In una scuola elementare romana, a pochi giorni dal Natale, un incidente del tutto casuale provocato dal lancio di una pietra da parte di un bambino, innesca un confronto tra l’istituzione scolastica e i genitori subito convocati in direzione. Tra i presenti, ci sono esponenti delle religioni cattolica, ebraica, islamica…

Valutazione Pastorale

Rolando Ravello ha interpretato una trentina di film come attore (a partire da “Il romanzo di un giovane povero”, 1995) e nel 2013 ha esordito nella regia con “Tutti contro tutti”, cui ha fatto seguito “Ti ricordi di me?”, 2014. Arriva ora alla terza regia, con un soggetto con un testo teatrale scritto da Antonio Massini. Quello che comincia come un piccolo incidente di percorso e sembra possibile risolvere in breve tempo, si allarga inopinatamente fino a diventare ben presto un vero e proprio scontro di civiltà. Tra cattolici, ebrei e islamici divampa un confronto che degenera in scontro. Il tema è certamente attuale e delicato, e il film ha il pregio di declinarlo all’inizio con toni umoristici e accesi. Andando avanti tuttavia, l’umorismo si fa sarcasmo e prevale un taglio della commedia che non aiuta a leggere le pieghe problematiche della società. La dialettica si fa insomma sempre più aspra, senza fornire suggestioni di reciproca comprensione, ma limitandosi a mettere a fuoco il cortocircuito sociale che cresce e stuzzica ulteriori contrasti. Sulle dolci note delle canzoni natalizie, i bambini osservano increduli le liti dei ‘grandi’ che imperterriti continuano a litigare. Dal punti di vista pastorale, il film è da valutare come complesso e problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come fotografia del momento difficile attraverso il quale si affronta in modo condiviso e coerente un tema forte come l’incontro tra religioni.

Le altre valutazioni

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