LA RAGAZZA SENZA NOME

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti *
Tematica
Donna, Politica-Società, Rapporto tra culture, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Jean Pierre e Luc Dardenne
Durata
113'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Belgio, Francia
Titolo Originale
La fille inconnue
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
non accreditata
Montaggio
Marie Hèlène Dozo

Orig.: Belgio/Francia (2016) - Sogg. e scenegg.: Jean Pierre e Luc Dardenne - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alain Marcoen - Mus.: non accreditata - Montagg.: Marie Hèlène Dozo - Dur.: 113' - Produz.: Jean Pierre e Luc Dardenne, Denis Freydles - 69^ FESTIVAL DI CANNES 2016 IN CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Adèle Haenel (Jenny Davin), Olivier Bonnaud (Julien), Jeremie Renier (padre di Bryan), Louka Minnella (Bryan), Christelle Cornill (madre di Bryan), Nadège Ouedraogo (cassiera al cybercafé), Olivier Gourmet (Lambert junior), Pierre Sumkay (Lambert anziano), Yves Larec (dottor Habran), Ben Hamidou (ispettore Ben Mahmoud), Laurent Caron (ispettore Bercaro), Fabrizio Rongione (dottor Riga), Thomas Duret (Lucas), Marc Zinga (protettore), Jean Michel Balthazar (paziente diabetico)

Soggetto

Jenny Davin, giovane dottoressa impegnata nel servizio sanitario pubblico, al termine di una faticosa giornata di visite, sente suonare il campanello e, in un impeto di stanchezza, dice al suo assistente di non rispondere. Il giorno dopo la polizia si presenta alla porta dell'ambulatorio: una ragazza è stata trovata morta nei paraggi e gli agenti chiedono di esaminare il nastro della telecamera di sorveglianza...

Valutazione Pastorale

Negli anni passati i fratelli Dardenne hanno colpito pubblico e critica con film di bel nitore drammatico e di forte spessore etico quali il figli, Rosetta, Il ragazzo con la bicicletta, Due giorni una notte e altri. Sempre attenti ad osservare i delicati equilibri sociali in atto nelle società belga che guardano con acutezza e taglio compassionevole, i fratelli registi affidano la loro discesa negli inferi di una Nazione densa di contraddizioni ad un unico personaggio. Jenny Davin, medico protagonista, ha carattere insieme forte ma di debole reazione. Costantemente sola e senza sostegno, non ha famiglia, non un'amica, non un diversivo. E' come un carattere monocorde destinato a portarsi addosso il peso di tutto il 'male' degli altri. timida e non appagata, Jenny sconta il risentimento e la rabbia do quanti approfittano della sua inattesa disponibilità. Jenny va verso un sacrificio silenzioso e sottotraccia, e intorno a lei, alla conclusione (tronca, repentina, improvvisa) del suo personaggio resta qualcosa di irrisolto, di non detto, di trattenuto. Come se quella ragazza senza nome, che non si vede mai, riuscisse infine ad essere più 'visibile' della stessa Jenny. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per la possibilità che la vicenda offre di parlare di molti argomenti di stringente attualità nell'Europa contemporanea.

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