Interpreti e ruoli
Lesley Manville (Ada Harris), Jason Isaacs (Archie), Isabelle Huppert (Claudine Colbert), Alba Baptista (Natasha), Anna Chancellor (Lady Dant), Lambert Wilson (Marchese de Chassagne), Rose Williams (Pamela Penrose), Ellen Thomas . (Vi Butterfield), Roxane Duran (Marguerite), Lucas Bravo (André Fauvel)
Soggetto
Londra, 1957. Ada vive sola, il marito è disperso in guerra ma, a discapito del tempo che passa, lei conserva nel suo cuore la speranza di vederlo tornare. La donna si mantiene facendo le pulizie, non sempre, però, è pagata con puntualità e così deve stare attenta al centesimo. Un giorno, a casa di una cliente trova un abito firmato Dior: è “amore” a prima vista…
Valutazione Pastorale
Presentata alla 17 ᵃ Festa del Cinema di Roma “La signora Harris va a Parigi” (“Mr. Harris Goes to Paris”), è una deliziosa commedia agrodolce, un mix perfetto di humor inglese e favola sociale tra sfumature romantiche e lampi d’ironia (siamo dalle parti de “Il ritratto del duca”, 2020). Il film è diretto da Anthony Fabian ed è tratto dal romanzo “Flowers for Mrs. Harris” scritto nel 1958 da Paul Gallico. La storia. Nella Londra di fine anni ‘50 Ada Harris (Lesley Manville, vista nel ruolo della principessa Margareth nella quinta stagione di “The Crown” e qui semplicemente perfetta) vive sola e si mantiene facendo la donna delle pulizie. Il marito è disperso in guerra, ma lei non si arrende e serba nel suo cuore la speranza di vederlo tornare. I soldi, però, sono pochi e la donna si arrabatta come può per sbarcare il lunario. Un giorno, in casa di una cliente, vede un bellissimo abito da sera firmato Christian Dior e se ne innamora a tal punto che, racimolando fino all’ultimo spiccio e aiutata da un colpo di fortuna, un “segno dal cielo” come lo definisce, riesce a partire per Parigi, destinazione Maison Christian Dior. Qui dovrà fare i conti con lo snobismo e la perfidia della direttrice dell’atelier Claudine Colbert (l’ottima Isabelle Huppert), e di qualche ricca e ottusa cliente, ma il suo animo gentile, la generosità, la disponibilità verso gli altri e, naturalmente, la sua determinazione, le apriranno tutte le porte. Ada tornerà a Londra con il suo “tesoro”, ma la vita saprà sorprenderla ancora una volta. Diretto con maestria e forte di una sceneggiatura brillante e di interpreti tutti al top –Lambert Wilson (il marchese di Chassagne), Jason Isaacs (Archie), Victoria Williams (Pamela) ed Ellen Thomas (l’amica e confidente Vi Butterfield) – “La signora Harris va a Parigi” è una commedia godibilissima, una favola gentile sul valore dell’amicizia e sulla perseveranza nel cercare di realizzare i propri sogni. “Rapisce” lo spettatore e lo mette, senza possibilità di difesa, dalla parte della mite e “invisibile” Ada, paradigma di tutti gli “invisibili” che, con semplicità e dedizione, vivono del proprio lavoro. Misconosciuta, trascurata, per non dire disprezzata, Ada non si lascia mai trasportare dal rancore. Dotata di sensibilità e intuito si prodiga per gli altri riuscendo ad aggiustare parecchie vite traballanti. In un mondo di luccichii fasulli lei brilla per umanità e dignità. “La signora Harris va a Parigi” è consigliabile, brillante e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni. Adatto anche a una visione familiare.