LA TEORIA DEL TUTTO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Disabilità, Malattia, Scienza, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
James Marsh
Durata
123'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The Theory of everything
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Anthony McCarten tratto dal libro di Jane Hawking "Travelling to Infinity: My Life with Stephen"
Musiche
Johann Johannsson
Montaggio
Jinx Godfrey

Orig.: Gran Bretagna (2014) - Sogg.: tratto dal libro di Jane Hawking "Travelling to Infinity: My Life with Stephen" - Scenegg.: Anthony McCarten - Fotogr.(Scope/a colori): Benoit Delhomme - Mus.: Johann Johannsson - Montagg.: Jinx Godfrey - Dur.: 123' - Produz.: Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce, Anthony McCarten per Working Title Film.

Interpreti e ruoli

Eddie Redmayne (Stephen Hawking), Felicity Jones (Jane Hawking), Emily Watson (Beryl Wilde), Charlie Cox (Jonathan Hellyer Jones), David Thewlis (Dennis Sciama), Harry Lloyd . (Brian), Maxine Peake (Elaine Mason), Simon McBurney (Frank Hawking), Charlotte Hope (Philippa Hawking), Tom Prior (Robert Hawking), Raffaella Chapman (Lucy Hawking), Enzo Cilenti (Kip Thorne)

Soggetto

Nel 1963 il ventunenne Stephen Hawking è tra gli studenti più promettenti in cosmologia dell'Università di Cambridge, grazie alla sue ricerche miranti a trovare una spiegazione sul funzionamento dell'universo. Nello stesso anno, sempre a Cambridge, incontra Jane Wilde, studentessa come lui e tra loro nasce una relazione destinata a durare a lungo: anche quando, non molto tempo dopo, a Stephen viene diagnosticato un malfunzionamento dei neuroni motori che lo costringerà a vivere su uan sedia a rotelle. Gli studi compiuti, i libri pubblicati lo rendono famoso in tutto il mondo. Quando Stephen arriva negli USA peruna conferenza, al suo fianco c'è una nuova donna/segretaria: il rapporto con Jan si è esaurito, e tuttavia lui ripete, attraverso gli strumenti meccanici di cui dispone: "per quanto la vita possa sembrare difficile, dove c'è vita c'è speranza".

Valutazione Pastorale

Stephane Hawkins nasce ad Oxford l'8 gennaio 1942. A fianco della malattia che negli anni lo costringe ad un progressivo e quasi totale immobilismo, ci sono i suoi studi, che non si interrompono e che gli permettono di essere titolare della cattedra di matematica a Cambridge nel trentennio 1979-2009. Partendo dunque da dati di cronaca autentici, il copione ricostruisce le fasi di un'esistenza unica e faticosa, l'esistenza quotidiana di un uomo che vive una vita indecifrabile e inaccessibile, sospesa tra realtà e altri mondi. Nella sua capacità di restare attaccato alla Terra e di far volare la mente lungo altri percorsi, Hawking testimonia il proprio muoversi in un territorio riarso e misterioso, dove la vita finisce si rigenera di continuo. Una dimensione confusamente spirituale, al vaglio di eventi tipicamenti 'umani' come famiglia, i figli, una seconda moglie. Il film ricostruisce questa biografia, affidandosi alla encomiabile interpretazione di Eddie Redmayne nel ruolo principale, e mettendo intorno una cornice pulita e misurata di taglio anglosassone. Tutto funziona, anche l'inevitabile ricatto consolatotio per lo spettatore. Del resto Hawking, a 73 anni, è vivo e ancora opeartivo. E il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come avvio alla riflessione su argomenti importanti: malattia, scienza, famiglia, il cinema che tutto questo racconta.

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