Lacci

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Daniele Luchetti
Durata
100'
Anno di uscita
2020
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Domenico Starnone, Daniele Luchetti, Francesco Piccolo
Fotografia
Ivan Casalgrandi
Produzione
Beppe Caschetto

Interpreti e ruoli

Alba Rohrwacher (Vanda giovane), Luigi Lo Cascio (Aldo giovane), Laura Morante (Vanda), Silvio Orlando (Aldo), Giovanna Mezzogiorno (Anna), Adriano Giannini (Sandro), Linda Caridi (Lidia)

Soggetto

Napoli anni ’80, Aldo e Vanda sono sposati e hanno due figli Anna e Sandro. A un certo punto Aldo avvia una relazione con la collega Lidia. Il rapporto matrimoniale entra in profonda crisi...

Valutazione Pastorale

È stato scelto come film di apertura fuori concorso della 77a edizione della Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, titolo italiano chiamato a inaugurare il festival undici anni dopo “Baaria” di Giuseppe Tornatore. Dopo un’assenza, dunque, di diversi anni la scelta è caduta stavolta su un titolo italiano nell’ottica del rilancio del nostro cinema in vista della riapertura autunnale delle sale al tempo della pandemia. Si è optato per una storia in grado di scavalcare il consueto recinto della commedia a favore di un più ampio orizzonte narrativo, opera che prende le mosse dal romanzo di Domenico Starnone e sceneggiata per lo schermo con Francesco Piccolo. Così “Lacci” si propone come la cronaca ruvida, riarsa, quasi rassegnata del disamore nostro contemporaneo. La coppia centrale, formata da Aldo e Vanda – Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher –, attraversa crisi, nervosismi e generazioni, quasi senza avere mai la forza per arrivare alla domanda decisiva sul perché delle tante liti e sui motivi dello “slacciarsi”. Ne deriva una storia di non facile gestione, che il regista Daniele Luchetti governa con bella padronanza e lucida freddezza. Accettato il gioco della sospensione del tempo e della girandola temporale, la regia si muove con vigore tra il dolore dei sentimenti e la rabbia delle occasioni perdute. Arrendendosi di fronte all’impossibilità di una logica razionale dei fatti. Servito da attori di eccellente qualità – oltre a Lo Cascio e Rohrwacher si segnalano Laura Morante, Silvio Orlando, Adriano Giannini e Giovanna Mezzogiorno –, il film chiede attenzione e partecipazione, come si conviene a una storia seria. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per avviare riflessioni sul problemi della coppia, della famiglia, del rapporto genitori-figli.

Le altre valutazioni

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