L’amica geniale

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Amore-Sentimenti, Avidità, Bambini, Bullismo, Denaro, Donna, Educazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Lavoro, Letteratura, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Povertà, Scuola
Genere
Drammatico, Sentimentale, Storico
Regia
Saverio Costanzo
Durata
Stagione 1, 8 episodi da 50'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia, Stati Uniti
Titolo Originale
L'amica geniale
Distribuzione
Rai Fiction
Soggetto e Sceneggiatura
Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci, Saverio Costanzo
Fotografia
Fabio Cianchetti, Hélène Louvart, Ivan Casalgrandi
Musiche
Max Richter
Montaggio
Francesca Calvelli, Carlotta Cristiani
Produzione
Lorenzo Mieli, Mario Gianani, Domenico Procacci, Guido De Laurentiis, Elena Recchia, Paolo Sorrentino, Jennifer Schuur, Luigi Marinello, Sara Polese, Laura Paolucci, Daria Hensemberger. Casa di produzione: Fandango, Wildside, Rai Fiction, HBO Entertainment, Umedia, TIMvision

La serie tv è in distribuzione sulla piattaforma RaiPlay

Interpreti e ruoli

Elisa Del Genio (Elena "Lenù" Greco), Margherita Mazzucco (Elena "Lenù" Greco), Ludovica Nasti (Raffaella "Lila" Girace), Gaia Girace (Raffaella "Lila" Girace), Dora Romano (Maestra Oliviero), Alba Rohrwacher (Voce narrante), Anna Rita Vitolo (Immacolata Greco), Luca Gallone (Vittorio Greco), Imma Villa (Manuela Solara), Antonio Milo (Silvio Solara), Alessio Gallo (Michele Solara), Valentina Acca (Nunzia Cerullo), Antonio Buonanno (Fernando Cerullo), Antonio Pennarella (Don Achille Carracci), Nunzia Schiano (Nella Incardo), Giovanni Amura (Stefano Carracci), Gennaro De Stefano (Rino Cerullo), Francesco Serpico (Nino Sarratore)

Soggetto

Napoli '50, in una società che fatica a riprendersi dalla guerra, due bambine, Lenù e Lila, ci presentano attraverso i loro occhi un mondo fatto di genuinità, sotterfugi, sopraffazioni e sogni di rivalsa. Si compone così un campionario umano ampio e variegato, dove emergono lestofanti, malavitosi, pavidi ma anche figure energiche, positive, come la maestra Oliviero, che si batte affinché le alunne continuino a studiare, per essere un domani libere e cittadine del mondo...

Valutazione Pastorale

“L’amica geniale” (in inglese “My Brilliant Friend”) incontra finalmente il pubblico. La prima stagione dell’attesa serie tv firmata da Saverio Costanzo, e tratta dal primo dei quattro romanzi di Elena Ferrante, è stata svelata in anteprima alla 75a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2018) prima di essere programmata con successo su Rai Uno e sul network Hbo; forte di un traino letterario di oltre 10milioni di copie vendute negli ultimi anni, in più di 40 Paesi tra cui Italia, Nord Europa e Stati Uniti.
Nata come produzione italiana con un’operazione Fandango-Wildside – artefici sono Domenico Procacci, Mario Gianani e Lorenzo Mieli – condivisa con Rai e TimVision, la serie vede la partecipazione produttiva del colosso statunitense Hbo, emittente cui fanno capo i successi “Game of Thrones”, “True Detective” e “Big Little Lies”. Tra i produttori esecutivi figura anche Paolo Sorrentino. Scritta dallo stesso Saverio Costanzo insieme a Francesco Piccolo, Laura Paolucci ed Elena Ferrante, “L’amica geniale” ha richiesto uno sforzo produttivo a dir poco enorme. Girata tra i comuni di Napoli, Caserta, Ischia e Barano, la serie ha comportato la costruzione di un intero quartiere allestendo un set di 20mila metri quadrati, comprese 14 palazzine, 5 set di interni, una chiesa e un tunnel. Ancora, 150 sono gli attori coinvolti in scena, cui si aggiungono 5mila comparse, mentre la troupe era di 150 persone. Protagoniste di queste prime otto puntate sono i due personaggi di Elena (Lenù) e Lila nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza: Elisa Del Genio e Ludovica Nasti sono state scelte per interpretare le due bambine, mentre Margherita Mazzucco e Gaia Girace sono i volti da adolescenti.
Lo sguardo di Costanzo. Era molto difficile maneggiare il lavoro letterario della Ferrante, così amato in Italia e all’estero. Saverio Costanzo si prende i suoi rischi ma trova la cifra giusta, dando forma a una favola sociale a più tinte, esplorando tanto il mélo quanto il mistery, passando poi da pagine di realismo a momenti da commedia grottesca. “Gli otto episodi – ha spiegato il regista – vogliono essere parte di un unico racconto eppure la divisione tematica li differenzia per forma filmica e struttura narrativa, ispirandosi ogni volta ai mutamenti del corpo e agli stati d’animo delle protagoniste. L’immagine, la messa in scena, i colori della serie evolvono così e si modificano con l’avanzare della Storia”. Diciamo subito che funziona molto bene la scelta della lingua originale, il dialetto napoletano, lingua portante del racconto. Un rischio per la divulgazione (non a caso sono stati aggiunti i sottotitoli), ma è un azzardo che offre opportunità immersive belle e convincenti. A dire il vero è quanto è stato fatto in precedenza dall’altro fenomeno da esportazione, “Il Commissario Montalbano”, dalla penna di Andrea Camilleri e reso popolare in tv da Carlo Degli Esposti. Nella serie Costanzo fa un grande lavoro in primis di regia, che si rivela giusta, misurata e marcata da originalità. C’è lo stile personale. L’autore viene da un percorso cinematografico ponderato e sofisticato, che va da “Private” a “In memoria di me” o “La solitudine dei numeri primi”; in Tv poi si è fatto le ossa dirigendo la versione italiana di “In Treatment” per Sky. Ne “L’amica geniale” Costanzo mostra grande abilità, inoltre, nel dirigere gli attori, soprattutto le protagoniste esordienti, aiutandole a far emergere in maniera generosa la propria vitalità e curiosità. Dal punto di vista pastorale la serie Tv "L'amica geniale" è da valutare come consigliabile, problematica e adatta per dibattiti.

Utilizzazione

Serie indicata per un pubblico adulto e per adolescenti accompagnati da genitori-educatori, in grado di mediare nella comprensione dei temi e del contesto storico in campo.

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