L’AMORE RITORNA

Valutazione
Accettabile-riserve, problematico
Tematica
Famiglia - genitori figli, Malattia, Matrimonio - coppia, Medicina, Solidarietà-Amore
Genere
Commedia
Regia
Sergio Rubini
Durata
110'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Domenico Starnone, Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi Domenico Starnone, Sergio Rubini
Musiche
Ivan Iusco, Pierluigi Ferrandini
Montaggio
Massimo Fiocchi

Orig.: Italia (2004) - Sogg.: Domenico Starnone, Sergio Rubini - Scenegg.: Domenico Starnone, Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi - Fotogr.(Scope/a colori): Paolo Carnera - Mus.: Ivan Iusco, Pierluigi Ferrandini - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 110' - Produz.: Donatella Botti.

Interpreti e ruoli

Fabrizio Bentivoglio (Luca Florio), Margherita Buy (Silvia), Sergio Rubini (Giacomo), Giovanna Mezzogiorno (Lena), Mariangela Melato (Federica), Giorgio Barberio Corsetti (il regista), Eros Pagni (prof.Mangiacarne), Alberto Rubini (Mario), Umberto Orsini, Antonello Fassari, Beniamino Placido.

Soggetto

A Milano, mentre mette a punto i dettagli per esordire come regista e intanto lavora sul set di un film, l'attore di successo Luca Florio accusa forti colpi di tosse seguiti da conati di sangue. Ricoverato d'urgenza, viene raggiunto in clinica da Giacomo, un amico dell'infanzia in Puglia, oggi medico, che si sistema nella sua stanza. Qui arrivano successivamente Silvia, la ex moglie che non riesce a perdonargli il male subito, e poi da Roma Lena, la sua nuova compagna, attrice anche lei. Intanto in Puglia la mamma di Luca, in ansia per la figlia che si è chiusa in camera per imparare bene le lezioni di piano, é inseguita dal fantasma di Sisina, una cugina morta giovane oltre quarant'anni prima. Il padre di Luca, al contrario, non ricevendo più notizie dal figlio, arriva a Milano e, appresa la notizia, si precipita a sua volta in ospedale. Nel frattempo il regista del film decide di sostituirsi a Luca, riprende a girare e poco dopo la troupe festeggia la fine delle riprese. Incalzato da Giacomo, Luca si convince a lasciare la clinica di Milano e a trasferirsi a Roma nell'ospedale di un famoso professore. Qui la malattia si rivela meno grave del previsto. Luca, che firma il contratto per il suo film da regista, guarisce e festeggia. Silvia, che è in attesa di un bambino, lo informa che si sposerà. Di notte Lena lo lascia per seguire altre offerte di lavoro. Luca è solo ma più consapevole.

Valutazione Pastorale

Anche in questo caso Sergio Rubini ricopre molti ruoli. Coautore del copione, attore nel ruolo defilato ma importante di Giacomo, regista, depositario inoltre, in quanto nato in quei luoghi, di quel retroterra pugliese (la provincia di Lecce) carico di una religiosità a metà tra magia e superstizione. Luca Florio quindi può essere considerato Rubini stesso, giunto a quella soglia dei quarant'anni in cui si impone una sosta per capire che cosa si è fatto e cosa si può fare in futuro: nel privato ma anche sul lavoro, in questo caso il cinema, terreno in cui realtà e finzione si sovrappongono ed è forte la tentazione di restare attori anche fuori dal set, ossia nella vita. Un esame che parte dalla constatazione di un costante egoismo e finisce nell'accettazione della felicità da concedere agli altri come primo passo per il raggiungimento della propria. Se accanto a questa riflessione generale mettiamo quella relativa alla medicina, alla famiglia (il ruolo del padre di Luca è affidato ad Alberto Rubini, padre nella vita di Sergio), al recupero delle radici, si ha la sensazione che l'autore abbia voluto mettere insieme molte, forse troppe cose. Ne esce un film diseguale, in cui l'andamento volutamente realistico chiude lo spazio alla metafora della parte onirica (la cugina morta) e Rubini mette insieme le figurine di se stesso con la colla dei sogni in uno slegato diario esistenziale. Tra qualche passaggio meno risolto, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare quindi accettabile, con riserve e nell'insieme problematico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stesse cautele sono da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS o DVD.

Le altre valutazioni

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