L’ANGOLO ROSSO – COLPEVOLE FINO A PROVA CONTRARIA

Valutazione
Accettabile-riserve, realistico
Tematica
Politica-Società
Genere
Thriller
Regia
Jon Avnet
Durata
119'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
RED CORNER
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Thomas Newman
Montaggio
Peter E. Berger

Sogg. e scenegg.: Robert King - Fotogr. (panoramica/a colori): Karl Walter Lindenlaub - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Peter E. Berger - Dur.: 119' - Produz.: Jon Avnet, Jordan Kerner, Charles B.Mulvehill, Rosalie Swedlin.

Interpreti e ruoli

Richard Gere (Jack Moore), Bai Ling (Shen Yvelin), Bradley Whitford (Bob Ghery), Byron Mann (Lin Dan), Peter Donat (David Mc Andrews), Robert Stanton (Ed Pratt), Tsai Chin (Xu), James Hong ( presidente del tribunale), Roger Yuan (Lin Shou), Tzi Ma (Ming Lu)

Soggetto

Avvocato di successo, Jack Moore in qualità di consulente e mediatore d'affari di un grande gruppo che opera nel settore dello spettacolo, arriva in Cina per portare a termine delle trattative riguardo alle comunicazioni via satellite. Il compito stavolta è molto delicato, perché per la prima volta la Cina sembra disponibile a siglare un trattato di questo tipo. Dopo una giornata di lavoro, Jack, in un locale notturno, avvicina una ragazza locale e passa la notte con lei. La mattina dopo viene svegliato dalla polizia: il corpo della ragazza privo di vita è accanto a lui. Arrestato per omicidio, abbandonato dai colleghi americani, Jack si trova ad affrontare un sistema giudiziario, in cui a tale accusa corrisponde sempre la condanna a morte. Jack può fare affidamento solo sull'avvocato che gli è stato assegnato d'ufficio, la giovane Shen Yuelin, che gli consiglia di dichiararsi colpevole. Ma Jack non intende accettare, riesce, attraverso molti colloqui, a convincere Shen della propria innocenza, cosicchè anche lei mette in atto ogni cavillo legale per guadagnare tempo e riuscire a capire come sono andati i fatti. Sapendo di rischiare in ogni momento la vita, Jack riesce a fuggire dalla prigione, a svolgere indagini, a fare a mano a mano luce sull'accaduto. Quando viene ripreso e si torna in aula, Jack è finalmente in grado di provare l'esistenza di un complotto finalizzato all'occultamento della verità, in cui sono coinvolti alti rappresentanti del governo cinese. Liberato, Jack è accompagnato all'aeroporto da Shen. Tra loro si erano create un'amicizia e un'intesa profonda.

Valutazione Pastorale

"La Cina è un paese che sta attraversando una profonda crisi d'identità -dice il regista- Dopo gli scontri di piazza Tienanmen del 1989, gli attuali leader politici hanno ridotto al silenzio un paese di oltre un miliardo di persone. E' sullo sfondo di questo scenario che si sviluppa la vicenda". Ambientazione realistica per un film che in seguito si sviluppa invece come un thriller dai tradizionali contorni: suspence, inseguimenti, un'accusa da smontare, qualche appropriato colpo di scena. Il prodotto è naturalmente confezionato al meglio, gli attori si muovono con padronanza, la denuncia dell'iniquo sistema giudiziario cinese è precisa ma annacquata dalle esigenze avventurose del film e da alcuni inevitabili stereotipi americaneggianti. Dal punto di vista pastorale, il film si fa seguire positivamente, sia pure con riserva per qualche situazione non sempre ben motivata. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come spettacolo di pura evasione. Può servire, sia pure come prodotto soprattutto commerciale, a proporre riflessioni sulle contraddizionI del 'Pianeta Cina'.

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