LAST SEPTEMBER

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Famiglia, Libertà, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Deborah Warner
Durata
104'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Francia, Gran Bretagna, Irlanda
Titolo Originale
The last september
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
John Banville tratto dal romanzo di Elizabeth Bowen
Musiche
Zbigniew Presner
Montaggio
Kate Evans

Orig.: Francia/Irlanda/Gran Bretagna (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo di Elizabeth Bowen - Scenegg.: John Banville - Fotogr. (Panoramica/a colori): Slawomir Idziak - Mus.: Zbigniew Presner - Montagg.: Kate Evans - Dur.: 104' - Produz.: Yvonne Thunder.

Interpreti e ruoli

Maggie Smith (Lady Maira Naylor), Michael Gambon (Lord Richard Naylor), Keeley Hawes (Lois), Jane Birkin (Frances), Fiona Shaw (Martha Norton), Gary Lydon. (Peter Connoly), David Tennant (cap. Gerald), Lambert Wilson (Hugo)

Soggetto

Contea di Cork, Irlanda, 1920. Fedeli alle tradizioni e nonostante gli avvenimenti che scuotono il resto d'Europa, Lord e Lady Naylor si preparano ad accogliere ospiti nella loro splendida tenuta. Arrivano la signora Martha Norton, il capitano Gerald, la signora Frances, e Hugo. In casa c'è anche la nipote dei padroni, Lois, ragazza irrequieta che vorrebbe uscire dal chiuso di quegli ambienti. Tra discorsi di vario tipo, tazze di thé e passeggiate, Lois decide di giocare il tutto per tutto. Nei paraggi è segnalata la presenza di Connoly, un ribelle che vuole combattere una guerra tutta sua e incute timore ai nobili. Lois lo ha nascosto nel granaio e ora gli chiede se è lui l'autore dei delitti commessi negli ultimi tempi. Lord Naylor dice al capitano che è assolutamente necessario eliminare Connoly. Lois accetta la corte del ribelle, che poi la ferisce e scappa. Gerald, a sua volta innamorato di Lois, lo riprende ma se lo lascia sfuggire. Più avanti lady Naylor rivela a Gerald che Lois non lo ama. Lois raggiunge di nuovo Connoly, che tenta di violentarla, ma poi i due rimangono insieme. Connoly pensa che la ragazza lo abbia denunciato e allora la caccia via. Arriva Gerald e Connoly spara e lo uccide. La festa é ormai finita. Nel congedarsi dai padroni di casa, Hugo dice: "E' tempo di andare avanti". La signora Martha parte per Londra e Lois la segue. Il giardino rimane vuoto.

Valutazione Pastorale

Tratto da un romanzo, il copione porta in primo piano quell'aristocrazia anglo-irlandese di lontana tradizione (inglese d'origine e irlandese di adozione) che nella parte iniziale del Ventesimo secolo cercò il più a lungo possibile di rimanere fedele a se stessa, e impenetrabile ai forti cambiamenti in atto e ormai non più rinviabili. Sul piano quindi strettamente storico, la scelta del tema è certo interessante. E il film, fortemente voluto anche da Neil Jordan, va ad affiancarsi ai molti altri che disegnano il mosaico dei delicatissimi rapporti anglo-irlandesi nel secolo scorso ("Michael Collins", The ascendancy"...). La realizzazione invece non è sempre azzeccata. In certi momenti il racconto girà un po' troppo su se stesso, chiuso a sviluppi più convincenti. Fa difetto un'autentica chiave di lettura dialettica e drammatica. Restano però notevoli sia l'ambientazione, molto evocativa, sia la rappresentazione di una nobiltà che vive di apparenze e di illusioni vuote. Il microcosmo familiare insomma non è perfetto ma resta suggestivo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, con riserve per qualche passaggio meno sorvegliato, e nell'insieme realistico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in occasioni mirate, nell'ambito delle tematiche sui rapporti Irlanda-Inghilterra, e più in generale sulla storia europea dei primi anni del secolo scorso.

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