
Sogg e Scenegg.: Ernesto G.Laura - Fotogr.: (Normale/b.n) autori vari - Mus.: autori vari - Montagg.: Anna Napoli, Angela Monfortese - Dur.: 90' - Produz.: Istituto Luce
Soggetto
Nel 1924 Benito Mussolini, intuita limportanza di utilizzare il mezzo cinematografico a favore della propria immagine, promuove la fonda-zione de LUnione Cinematografica Educativa, cioè il LUCE. Tre anni dopo, nel 1927, nasce il Giornale LUCE, che ogni giorno arriva nelle sale, proietta-to insieme al film. Per tutti gli anni Venti e Trenta, il Giornale LUCE docu-menta la vita italiana, seguendo avvenimenti grandi e piccoli, personaggi, incontri: il tutto finalizzato ad offrire unimmagine il più possibile rassicu-rante della situazione sociale e politica nazionale. Mussolini è in primo pia-no, ripreso durante le visite in giro per lItalia o in momenti privati. Poi ci sono gli avvenimenti sportivi, larrivo a Roma di famosi attori americani, di personalità politiche di rilievo, le imprese aeree di Italo Balbo. Intanto gli operatori del LUCE sono inviati in giro per il mondo (arrivano in Cina), mentre nei laboratori a Roma si producono film scientifici di notevole inte-resse. Ecco quindi linvasione dellEtiopia, la proclamazione dellImpero, la visita di Hitler a Roma, loro alla Patria, la dichiarazione di guerra il 10 giugno 1940, la Repubblica di Salò nel 1943-45, larrivo degli Americani, la liberazione.
Valutazione Pastorale
Nellarchivio storico dellIstituto Luce è conservata la memoria audiovisiva di gran parte della storia italiana del Novecento. Sono tredici milioni di metri di pellicola che documentano questi ultimi set-tanta anni di vita italiana, nelle sue varie sfaccettature. Da tutto questo mate- riale, il regista Giuliano Montaldo e Ernesto G.Laura, autore della sceneggia-tura, traggono una sintesi che dal 1924 arriva fino al 1945: si propone dun-que materiale relativo al ventennio mussoliniano, in parte già visto in altre occasioni, in parte inedito, montato ora con il commento scritto apposita-mente, ora con quello originale dellepoca. Lintento è quello di dimostrare che il fascismo piegò a fini puramente propagandistici lo strumento cinema-tografico di cui si era dotato, e che tuttavia, allinterno di questa operazione di vertice, è possibile evidenziare la presenza di una professionalità di grande valore sul piano tecnico che si traduce nella sensibilità di saper cogliere lo stato danimo autentico della gente, delle persone, delle situazioni. Se è indubbia lutilità delloperazione nel suo complesso (la memoria storica è il primo passo per costruire il futuro), maggiori perplessità rimangono, anche dal punto di vista pastorale, sulla selezione del materiale e sul testo che ne accompagna lo svolgimento: troppo ambigui sia luna che laltro nel dare indicazioni parziali, nella fretta di spiegare episodi, nella voglia di condanna-re quello che viene mostrato, ma senza farlo troppo vedere. Utilizzazione: Lutilizzazione più giusta è certo in prospettiva scolastica e didattica, perché limmagine in movimento è il vero libro di storia del Vente-simo secolo. Ma sarebbe necessaria la presenza di un buon conoscitore della materia per introdurre e coordinare eventuali discussioni sullargomento. Alla fine resta una domanda: non sarebbe meglio far conoscere tutto il mate-riale conservato negli archivi del LUCE, invece di proporne delle selezioni?