L’ETÀ DELL’INNOCENZA

Valutazione
Accettabile, Complesso, Dibattiti
Tematica
Politica-Società, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Martin Scorsese
Durata
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE AGE OF INNOCENCE
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
tratto dal romanzo "The age of innocence" di Edith Wharton. Sceneggiatori: Jay Cocks, Martin Scorsese.
Musiche
Elmer Bernstein
Montaggio
Thelma Schoonmaker

Sogg. e Scenegg.: tratto dal romanzo "The age of innocence" di Edith Wharton. Sceneggiatori: Jay Cocks, Martin Scorsese. - Fotogr.: (scope/a colori) Michael Ballhaus - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Thelma Schoonmaker - Dur.:138' - Produz.: Barbara De Fina

Interpreti e ruoli

Daniel Day-Lewis (Newland Archer), Michelle Pfeiffer (Ellen Olenska), Winona Ryder (May Welland), Geraldine Chaplin (Signora Welland), Miriam Margolyes (Signora Mingott), Richard E.Grant (Larry Lefferts), Alec Mc Cowen (Sillerton Jackson), Mary Beth Hurt, Stuart Wilson, Sian Phillips, Michael Cough, Alexis Smith, Norman Lloyd, Jonathan Pryce

Soggetto

a New York nel 1870 nel giorno in cui annuncia il proprio fidanzamento con la ricca e giovane May Welland, l'avvocato Newland Archer conosce in un sontuoso ricevimento l'affascinante contessa Ellen Olenska arrivata da Parigi. Costei, cugina di May, è una donna misteriosa e con un matrimonio burrascoso in Europa. Quasi presentendo un pericolo, Archer insiste più volte per fare al più presto le nozze, ma fidanzata e futura suocera vogliono attendere ancora un anno. Tocca poi ad Archer, che fa parte di uno studio legale e su designazione del socio principale, di scoraggiare Ellen dal divorzio, che la porrebbe nella rigida società americana del tempo in una posizione tutt'altro che facile. Poco a poco, per le pressioni del bel mondo, i pettegolezzi che subito circolano, il conformismo ed i rituali ipocriti dell'alto ceto cui appartiene, Archer non potrà fare che scelte obbligate e costrittive. Sposatosi con May, la presenza a New York della bella e solitaria contessa diventa per lui un ossessione. Il giorno in cui May gli annuncia di essere incinta, Archer non potrà fare altro che continuare la sua vita familiare: avrà altri figli e a 58 anni, accompagnando una volta a Parigi il primogenito, vedrà da lontano su di un edificio di piazza Furstemberg la finestra di un appartamento, dove vive sola Madame Olenska. Ma ormai è troppo tardi, anche per un tardivo e patetico incontro. Su quella lontana ed inconclusa passione hanno prevalso il conformismo e la violenza di una società ipocrita ed esclusiva.

Valutazione Pastorale

la storia d'amore, naturalmente, c'è, con sospiri e fremiti opportunamente frenati, con qualche lacrima, sogni e rinunce. In un film forse per lui insolito quanto a tematica, Martin Scorsese lo ha situato e centrato nello specchio di una società costrittiva e falsa, conformista e altezzosa per la sua opulenza, in un ceto dove impera sovrana la aristocrazia del denaro, dai bei modi forbiti, dalle allusioni malevoli e da complicità oppressive e dure. Ne consegue, nella falsità della ipocrisia formale all'insegna dei vizi privati e delle pubbliche virtù, una autentica violenza. Spazio per la esplosione dei sentimenti e di passioni fuori dell'ordine previsto non ce n'è. La casta non tollera infrazioni alle regole ed ogni scelta è obbligata. Lo impara a proprie spese soprattutto Archer uomo per sua natura anche un po' insicuro che finirà per obbedire alle regole e all'ingeneroso espediente conclusivo della moglie (quella gravidanza, anticipata giocando sul tempo alla cugina Ellen). Su questo periglioso crinale di passioni e formalismi, di spontaneità e di obblighi e cerimoniali sociali indiscussi, Scorsese ha diretto magistralmente il suo lavoro, tratto dall'omonimo romanzo di una notissima scrittrice americana dell'800 (Edith Wharton), con una indagine psicologica acutissima ed un cast eccezionale. Qualche neo c'è e si avverte: sta diventando una vera ed inutile mania la faccenda della voce fuori campo, che racconta la storia e manca poco la commenta, quasi che le immagini non bastassero. Spettacolari, invece, il decoro scenico, le scelte per l'ambientazione, i mille oggetti raffinati; splendido l'abbigliamento di dame e gentiluomini. Per il cast un perfetto Archer nell'irlandese Daniel Day Lewis; una maliosa e misteriosa Michelle Pfeiffer, nonché una ottima Winona Ryder.

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