L’IMBROGLIO NEL LENZUOLO

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Cinema nel cinema, Donna, Letteratura
Genere
Commedia
Regia
Alfonso Arau
Durata
100'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia, Spagna
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanna Cucinotta, Chiara Clini, Romina Nardozi con la supervisiobe di Francesco Costa tratto dal romanzo omonimo di Francesco Costa
Musiche
Maria Entraiques con la collaborazione di Ruy Folquera
Montaggio
Paolo Benassi

Orig.: Italia/Spagna (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Francesco Costa - Scenegg.: Giovanna Cucinotta, Chiara Clini, Romina Nardozi con la supervisiobe di Francesco Costa - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vittorio Storaro - Mus.: Maria Entraiques con la collaborazione di Ruy Folquera - Montagg.: Paolo Benassi - Dur.: 100' - Produz.: Giulio Violati e Maria Grazia Cucinotta per Seven Dreams Productions, Italia; Aquellare Serevicios Cinematograficos, Spagna in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Maria Grazia Cucinotta. (Marianna), Anne Parillaud (Beatrice), Primo Reggiani (Federico), Geraldine Chaplin (Alma), Ernesto Mahieux ; Giselda Volodi (Gennarino Pecoraro), Ralph Palka (Elena), Nathalie Caldonazzo (console Burke), Mimosa Campironi (Elisa de Valory), Pietro Ragusa (Virginia)

Soggetto

Sud Italia, 1905. Federico lascia gli studi di medicina, attratto dalla grande novità che si sta affermando, il cinematografo. Federico riesce a convincere il modesto produttore napoletano Gennarino Pecoraro a finanziare il primo film sonoro ispirato ad un soggetto biblico: La casta Susanna. In questa impresa restano convolte due donne, Beatrice, giornalista e scrittrice torinese, e Marianna, donna bella, povera e analfabeta, che per un equivoco viene creduta la protagonista della storia. Passa fin troppo tempo, prima che il disguido sia chiarito e Marianna capisca di essere stata riabilitata.

Valutazione Pastorale

Il punto di partenza è il romanzo omonimo scritto da Francesco Costa, edito nel 1997. Si tratta di un'operazione curiosa, anomala e fin troppo altalenante. Da un lato c'è un gruppo di attori di bella fama e di molta affidabilità con intorno una troupe tecnica che mette insieme Vittorio Storaro, lo scenografo Burchiellaro ed altri. Dall'altra una regia di estrema semplicità, che non fa mai il minimo sforzo per dare al copione un tono più intenso e coinvolgente. La cornice primo Novecento è fatta con cura ma resta un' esercizio calligrafico fine a se stesso. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e del tutto semplice.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in altre occasioni come proposto di film italiano a metà tra affresco storico e storia d'avventura.

Le altre valutazioni

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