LOCK & STOCK-PAZZI SCATENATI

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Amicizia, Giovani, Violenza
Genere
Grottesco
Regia
Guy Ritchie
Durata
106'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Lock, Stock & two smoking barrels
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
David A.Hughes & John Murphy
Montaggio
Niven Howie

Orig.: Gran Bretagna (1999) - Sogg. e scenegg.: Guy Ritchie - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tim Maurice Jones - Mus.: David A.Hughes & John Murphy - Montagg.: Niven Howie - Dur.: 106' - Produz.: Matthew Vaughn.

Interpreti e ruoli

Nick Moran (Eddy), Jason Statham (Bacon), Jason Flemyng (Tom), Dexter Fletcher (Soap), P.H. Moriarty (Harry Hatchet), Vinnie Jones (Big Chris), Sting (padre di Eddy)

Soggetto

Quattro giovani della fascia proletaria di Londra,(Eddy, Bacon, Tom, Soap) mettono insieme la bella somma di 100mila sterline per potere giocare a poker allo stesso tavolo di Hatchet Harry, spietato gangster che spadroneggia nell'east end della città. L'illusione dura poco: Eddy fa presto a perdere tutto e,insieme,ad indebitarsi di un'altra considerevole cifra. A questo punto scattano le vendette: Eddy é braccato da Big Chris, noto come l'esattore che spezza le dita ai creditori, mentre é preso di mira anche il bar del padre, che a suo tempo è stato l'unico ad aver battuto il boss al gioco. Per coprire il debito, i quattro allora meditano una soluzione estrema: rapinare alcuni rapinatori professionisti. Riescono a rubare il furgone dei ladri ma poi l'inesperienza li porta a commettere un errore dopo l'altro. Così facendo però,viene ad innescarsi una serie di equivoci che porta a vendette e ritorsioni trasversali nel mondo della mala e della droga. Entrano in ballo feroci sicari che sparano a raffica, uccidendo tutti. I quattro sono di nuovo senza soldi e con due fucili d'epoca sottratti a Harry. Mentre se ne sbarazzano gettandoli nel fiume, scoprono su un libro che sono pezzi unici del valore di 300mila sterline. Forse é tardi per rimediare.

Valutazione Pastorale

Il tono del film é sicuramente grottesco: si vorrebbe in qualche maniera portare alle estreme conseguenze la lezione di certo cinema americano che,da Tarantino in giù, ha aperto la strada ad un genere ibrido costruito su una violenza iperrealistica, insistita ed esagerata che, si dice, dovrebbe essere ironica e fonte di umorismo. L' "equivoco" Tarantino dunque prosegue all'insegna di una confusione deformante che,dietro il crepitare di mitra e pistole e il disegno di situazioni attraversate da crudezze e cinismo a fior di pelle, pretende di motivare uno spettacolo simpatico e accattivante. A prevalere invece é la sensazione negativa di un vuoto totale di idee e di buoni propositi mascherato dalla violenza a tutti i costi. C'è, a lungo andare, autocompiacimento, sfoggio di citazioni, e il disperdersi della storia in siparietti senza ossatura nè sostanza. L'operazione sembra più furba che sincera e, dal punto di vista pastorale, va considerata nel complesso negativa, proprio per la violenza insistita e priva di sbocchi che la caratterizza. UTILIZZAZIONE: l'utilizzo é da evitare, sia in programmazione ordinaria sia in altri contesti.

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