L’OMBRA DEL TESTIMONE

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Giallo
Regia
Alan Rudolph
Durata
103'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MORTAL THOUGHTS
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
William Reilly, Claude Keren
Musiche
Mark Isham
Montaggio
Tom Walls

Sogg. e Scenegg.: William Reilly, Claude Keren - Fotogr.: (normale/a colori) Elliot Davis - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Tom Walls - Dur.: 103' - Produz.: John Fiedler, Mark Tarlov

Interpreti e ruoli

Demi Moore (Cynthia Kellogg), Glenn Headly (Joyce Urbanski), Bruce Willis (James Urbanski), John Pankow (Arthur Kellogg), Harvey Keitel (John Woods), Billie Neal, Frank Vincent, Karen Shallo, Crystal Field, Maryanne Leone, Doris Mc Carthy

Soggetto

in un ufficio di polizia, Cynthia Kellogg inizia una lunga deposizione davanti all'ispettore John Woods. Sposata con l'abulico Arthur e amica d'infanzia legatissima a Joyce Urbanski, la donna dichiara che costei era la moglie di James, un uomo rozzo, violento e drogato, che il loro matrimonio era stato un fallimento e che certe volte Joyce avrebbe voluto veder morto il consorte (un giorno, anzi, Cynthia ha trovato l'altra esasperata a tal punto, da mescolare allo zucchero un topicida). Dalle dichiarazioni di Cynthia si apprende che una sera, recatasi con i coniugi Urbanski in un parco divertimenti, Cynthia trova nel furgoncino del salone di bellezza gestito da Joyce il corpo di James, ucciso a rasoiate. Poiché lei ha molto sangue sugli abiti e sulle mani, Arthur al suo rientro a casa insiste perché la Polizia sia avvertita, ma Cynthia rifiuta: le amiche sono ora legate dall'orrore, dall'intrigo e dalla complicità (hanno scaraventato di comune intesa il cadavere in una marrana). Da questo punto ha inizio una vita sconvolgente: vicine nel lavoro (Cynthia è occupata nel salone di bellezza), unite nell'omertà (la Kellogg appare come plagiata), Joyce si dà alla droga. mentre le rispettive famiglie sono colpite anch'esse dagli eventi e sui bambini delle due donne pesa un avvenire buio. Finché Joyce fattasi riconsegnare dall'amica la rivoltella di Urbanski, che Cynthia era stata pregata di occultare uccide Arthur Kellogg. Per certe discordanze nel racconto della testimone, l'ispettore riesce a scoprire la verità: Cynthia ha ucciso lei a rasoiate Urbanski, che nella macchina parcheggiata al Luna Park aveva tentato di violentarla e, a tempo debito, Joyce a sua volta ha reso vedova la diletta amica.

Valutazione Pastorale

l'ispettore Woods, professionalmente paziente, ma assillato da qualcosa di oscuro mentre la graziosa Cynthia esterna le proprie riflessioni, rappresenta in sostanza tutti gli spettatori, i quali però chi è la colpevole armata di rasoio lo hanno capito presto. Pur nella sua macchinosità, il film ha i suoi pregi nell'accurato disegno psicologico dei personaggi principali. Tra le due amiche lordate di sangue non circolano ambiguità di sorta: sono complici (e la complicità ricade su loro stesse), un pò masochiste. plagiatrice l'una Joyce), succube l'altra nel fosco intrigo. Gli interpreti maschili: rozzo, volgare e violento James, un pò inerte e fragile Arthur. Assai cupo il clima che avvolge il duo assassino, con l'omertà, le esagitazioni e le paure inevitabili.

Le altre valutazioni

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