L’ORIANA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Donna, Mass-media, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Marco Turco
Durata
110' ; 120'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Rai Fiction
Musiche
Teho Teardo
Montaggio
Simona Paggi

Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Stefano Rulli, Sandro Petraglia in collaborazione con Fidel Signorile e Marco Turco - Fotogr.(Normale/a colori): Roberto Forza - Mus.: Teho Teardo - Montagg.: Simona Paggi - Dur.: 110' (versione per le sale); 120' (in TV: due puntate di 55') - Produz.: Domenico Procacci per Fandango TV in collaborazione con RAI Fiction.

Interpreti e ruoli

Vittoria Puccini (Oriana Fallaci), Vinicio Marchioni (Alekos Panagulis), Francesca Agostini (Lisa), Adriano Chiaramida (padre di Oriana), Maurizio Lombardi . (il Moro), Gabriele Marconi (Palotelli), Stefhane Freiss (Francois Pelou (madre di Oriana), Benedetta Buccellato

Soggetto

Prima di quattro figlie, Oriana Fallaci a 17 anni, nel 1946, inizia a collaborare al quotidiano fiorentino "Il Mattino dell'Italia Centrale". Nel 1954 viene assunta all'Europeo, si trasferisce a Roma e racconta la "dolce vita" della capitale sul finire degli anni Cinquanta. Da qui prende il via una vita professionale sempre più dinamica e movimentata che la porta a confrontarsi con i grandi avvenimenti e i protagonisti della Storia del Ventesimo secolo: dalla guerra nel Vietnam agli incontri con Kissinger, Gheddafi, Khomeini. Ad Atene, nella Grecia sotto la dittatura dei colonnelli, la Fallaci conosce Alekos Panagulis, ed è il momento in cui la vita professionale e quella privata trovano un inatteso, forte punto di incontro. Si arriva agli anni Novanta quando la Fallaci si trasferisce in modo quasi permanente a New York, dove si trova quando avviene il crollo delle Torri Gemelle. L'attacco del terrorismo islamico la induce a riflettere sul rapporto tra Occidente e Islam. E scrive "La rabbia e l'Orgoglio", fulcro di un dibattito da quel momento sempre più acceso e impossibile da evitare. Quando nel 2006 le viene diagnosticato il cancro, sceglie di tornare a Firenze, dove muore il 15 settembre di quell'anno.

Valutazione Pastorale

Nella irruenta biografia di Oriana Fallaci, personaggio scomodo come donna come giornalista, Stefano Rulli e Sandro Petraglia, sceneggiatori con Fidel Signorile e Marco Turco, si sono gettati con la consueta misura e acutezza: hanno cadenzato i decenni lungo gli avvenimenti più memorabili ed epocali, scenari politici e soprattutto di guerra dentro i quali la Fallaci sembra gettarsi con noncuranza e sprezzo del pericolo, solo desiderosa di fare domande, interrogare, cercare di capire il perchè delle cose. Non era facile lavorare dentro una materia ampia, fatta di polemiche, ritratto di una donna ribelle, coraggiosa, ruvida, mai accomodante. Avendo rinunciato ad "essere" la Fallaci, Vittoria Puccini ne restituisce un ritratto credibile nella sua semplicità, inserito all'interno di una regia che si muove tra interni d'epoca e esterni in giro per il mondo : a costruire il contorno di una donna sola e tuttavia non rassegnata alla solitudine, capace di passioni, e di superare smacchi e delusioni. Pur girata in esterni dinamici e movimentati, la regia resta qua e là ancora a qualche schematicità narrativa, forse imposta dai ritmi della fiction. Dopo un'uscita in 60 copie nelle sale, "L'0riana" va in tv in due serate (16 e 17 febbraio in prima serata su Rai 1. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Anche dopo il passaggio televisivo, la fiction è da recuperare come occasione per ricordare una figura che ha lasciato segni profondi nella vita e nella storia recente d'Italia.

Le altre valutazioni

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