LOUISIANA (THE OTHER SIDE)

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Alcolismo, Droga, Famiglia, Povertà-Emarginazione
Genere
Drammatico
Regia
Roberto Minervini
Durata
92'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
Louisiana (The Othre Side)
Distribuzione
Lucky Red
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Marie Hélène Dozo

Orig.: Francia/Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Roberto Minervini, Denise Ping Lee - Fotogr.(Panoramica/a colori): Diego Romero Suarez Llanos - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Marie Hélène Dozo - Dur.: 92' - Produz.: Muriel Meynard, Paolo Benzi, Dario Zonta.

Interpreti e ruoli

Mark Kelley (Mark), Lisa Allen (Lisa), James Lee Miller . (Jim)

Soggetto

In un territorio invisibile ai margini della società americana, vive una comunità emarginata che tenta di reagire alla minaccia di essere dimenticati dalle istituzioni e veder calpestati i propri diritti. Vengono avvicinati e coinvolti adolescenti in disarmo, veterani in disarmo, drogati che cercano nell'amore una via d'uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno ancora perso la voglia di vivere. In questa umanità ci sono abissi impensati dell'America di oggi.

Valutazione Pastorale

Con i suoi primi tre titoli ("The passage", 2011; "Low Tide", 2012; "Stop the Pounding Heart", 2013), Roberto Minervini ha costruito quella che ha definito "la trilogia del Texas". "Dopo quella esperienza -precisa Minervini- ho sentito la necessità di andare a scoprire il luogo da dove è partito Todd Trichell, padre di Colby, il protagonista di "Stop the pounding heart". Così sono arrivato nella Louisiana del Nord. Qui ho scoperto un mondo che meritava una nuova esplorazione(...)". Statistiche recenti dicono che in quello stato americano il 60% delle persone è disoccupato, distrutto dall'anfetamina e della povertà. Minervini gira a fondo dentro luoghi dove regnano precarietà e indigenza: uomini e donne girano come smarriti, senza la forza di impegnarsi nella ricerca di un cambiamento. Allo sbando totale, gli uomini vanno in un locale di lap dance dove una ragazza incinta si fa iniettare la dose di droga e poi va sulla pedana ad esibirsi. Da privato e personale il tono della protesta si alza e assume bersagli precisi: impressiona il tono di opposizione-odio contro Obama e la sua amministrazione. Nel coro talvolta confuso si evidenziano Mark e Lisa, dei 'bianchi poveri'. "Siamo in un limbo -dicono- siamo arrabbiati e non vogliamo rimanere qui". Minervini è tornato dopo qualche tempo in quei luoghi "per verificare che la presenza della macchina da presa non alterasse la loro naturalezza". Alla fine infatti bisogna tornare al nodo centrale della questione: il documentario, o meglio il 'documento', la formula che Minervini sceglie per stare addosso alla realtà. Lo sguardo del regista si spoglia di ogni sovrastruttura e inquadra il vero per quello che è, nudo e indifeso. Una cronaca marcia e un diario altrettanto malato. L'autore si lascia andare e poi non sa come uscirne. Anzi non lo fa, si limite a chiudere l'inquadratura. Denunciare, stupire, scioccare: ma è sufficiente far vedere cose che sarebbe meglio osservare da lontano per accreditarsi come acuti osservatori della perdita di identità? Qualche rischio di involuzione Minervini lo corre, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico, e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate, laddove sia possibile creare le premesse per una riflessione ampia e approfondita sugli argomenti raccontati e sulla forma scelta del documentario. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV