L’ULTIMA MISSIONE

Valutazione
Discutibile, violento * *
Tematica
Giallo - Triller, Giustizia, Male, Violenza
Genere
Poliziesco - drammatico
Regia
Olivier Marchal
Durata
121'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
MR 73
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Bruno Coulais
Montaggio
Raphaelle Urtin

Orig.: Francia (2008) - Sogg. e scenegg.: Olivier Marchal - Fotogr.(Scope/a colori): Denis Rouden - Mus.: Bruno Coulais - Montagg.: Raphaelle Urtin - Dur.: 121' - Produz.: Cyril Colbeau Justin, Jean Baptiste Dupont, Franck Chorot - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Daniel Auteuil (Schneider), Olivia Bonamy (Justine), Philippe Nahon . (Subra), Francis Renaud (Kovalski), Catherine Marchal (Marie Angeli), Virginia Anderson (psicologa), Guy Lecluyse (Jumbo), Gérald Laroche (Mateo), Swan Demarsan (Mathias Becker), Louise Monot . (sorella di Justine)

Soggetto

A Marsiglia, a Louis Schneider, poliziotto in totale disarmo esistenziale, viene affidato il compito di proteggere Justine, una ragazza di 25 anni i cui genitori erano stati uccisi anni prima da Charles Subra, efferato delinquente arrestato proprio da Louis e ora in procinto di tornare libero. Le cose non si mettono bene, e Louis precipita in una spirale di sempre maggiori rischi, e di situazioni estreme.

Valutazione Pastorale

Una tragedia cupa, calata in quel buio della mente dove resta chiusa ogni possibile speranza di riscatto. In un copione a tinte fosche, e con immagini di grandissima efficacia visiva, la spirale di disperazione del protagonista si snoda in un degrado nel quale la giustizia non ha più cittadinanza, e prevale la rinuncia a vivere. Come in altri suoi titoli precedenti, il regista, ex poliziotto, lancia forti accuse contro corruzione e complicità dentro il corpo. Accumulando molta materia negativa e troppi pugni nello stomaco, il racconto perde un po' di efficacia 'realistica' per diventare più di 'genere', con risvolti melodrammatici. Ma resta esemplare la figura del protagonista, uomo che tocca il fondo della malvagità, conservando in sè la forza per intravedere un riscatto. Dal punto di vista pastorale il film é da valutare come discutibile, e certamente violento. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori (c'è il divieto ai 14 anni). Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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