L’ULTIMO DEI TEMPLARI

Valutazione
Futile, superficialità
Tematica
Avventura, Storia, Violenza
Genere
Fantastico-horror
Regia
Dominic Sena
Durata
95'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Season of the Witch
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Atli Ovarsson
Montaggio
Mark Helfrich, Dan Zimmerman

Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg. e scenegg.: Bragi Schut - Fotogr.(Panoramica/a colori): Amir Mokri - Mus.: Atli Ovarsson - Montagg.: Mark Helfrich, Dan Zimmerman - Dur.: 95' - Produz.: Charles Roven, Alex Gartner.

Interpreti e ruoli

Nicolas Cage (Behmen), Ron Perlman (Felson), Stephen Campbell Moore (Debelzaq), Claire Foy (la ragazza), Stephen Graham (Hagamar), Ulrich Thomsen (Eckhart), Robert Sheehan (Kay), Christopher Lee (cardinale D'Ambroise)

Soggetto

Europa, XIV secolo. Dopo lunghi anni di battaglia, Behmen, valoroso crociato, e il suo amico Felson intraprendono la strada di casa ma arrivano in un luogo chiamato Marburg infestato dalla peste. Arrestati e accusati di diserzione, i due accettano la proposta di condurre una donna accusata di essere portatrice della peste in una abbazia dove sarà celebrato il processo. Lungo e pieno di insidie, il viaggio si trasforma in un confronto con fenomeni paranormali quasi terrificanti.

Valutazione Pastorale

Avventura soprannaturale, azione, strali contro il potere della Chiesa, finale dove si affaccia l'horror: il nuovo 'genere' americano è un misto di tutto che si risolve in niente. Non si capisce come budget di alto livello e contributi tecnici di valore debbano essere sprecati in prodotti senza identità, insipidi, prevedibili, insignificanti. Qualche buon momento di tensione durante il viaggio non basta a tenere in piedi l'attenzione per una storia che rimastica risvolti visti mille volte e ripete quell'atteggiamento affrettato, fumettistico e da supermercato che il cinema americano ha verso la storia europea, specie quando entrano in ballo la Chiesa, la religione, la fede: superstizione, vendetta, fanatismo. Un'operazione mal riuscita per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da superficialità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sui suoi molti limiti. Attenzione è da tenere in ogni caso, e anche in seguito, per minori e piccoli, in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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