L’UOMO CHE FISSA LE CAPRE

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Amicizia, Ecologia, Guerra, Libertà
Genere
Commedia
Regia
Grant Heslov
Durata
90'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Men who Stare at Goats
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Straughan tratto dal romanzo "Capre di guerra" di Jon Ronson
Musiche
Rolfe Kent
Montaggio
Tatiana Riegel

Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo "Capre di guerra" di Jon Ronson - Scenegg.: Peter Straughan - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Elswitt - Mus.: Rolfe Kent - Montagg.: Tatiana Riegel - Dur.: 90' - Produz.: Paul Lister, George Clooney, Barbara Hall, Jim Holt, Grant Eslov.

Interpreti e ruoli

George Clooney (Lyn Cassady), Ewan McGregor (Bob Wilton), Kevin Spacey (Larry Hooper), Jeff Bridges (Bill Django), J.K.Simmons (gen. Putkin), Robert Patrick (Todd Nixon), Stephen Root (Gus Lacey), Stephen Lang (gen. Hopgood), Rebecca Mader . (Helen), Terry Serpico . (Phil)

Soggetto

In cerca di uno scoop, il giornalista Bob Wilton incontra Lyn Cassady, uno strano personaggio che sostiene di appartenere ad una unità sperimentale dell'esercito americano rivolta a cambiare la maniera con cui si combattono le guerre: una sorta di 'monaci guerrieri' con poteri mentali in grado di leggere nel pensiero del nemico, attraversare i muri e uccidere una capra semplicemente fissandola. Bob e Lyn partono alla ricerca di Django, fondatore di questa unità. Lo trovano in un campo di addestramento clandestino gestito dallo psicotico Larry Hooper e dai suoi super soldati. Seguendo Lyn nell'obiettivo di liberare Django, Bob deve affrontare difficoltà non previste e ostacoli che mai avrebbe immaginato.

Valutazione Pastorale

Il punto di partenza é un libro-inchiesta pubblicato nel 2004 dal documentarista inglese Jon Ronson, sembra ispirato ai veri tentativi compiuti dal governo USA per cercare di sfruttare i poteri paranormali come arma contro i nemici. Il "sembra" é quanto mai d'obbligo, perché sulla linea di confine tra realtà e fantasia si muove tutta la storia. Volutamente il copione rimane in sospeso, lasciandoci nel dubbio se ci sia da ridere o se invece la cosa sia da prendere terribilmente sul serio. Certo é che il tono narrativo é eccentrico, caustico, dissacrante, al pari della recitazione degli attori, tutta 'estroversa' e un po' allucinata. Una vicenda giocata quasi sempre sottotraccia, forse molto 'americana', e un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come ritratto di un'America nascosta e caratterialmente incerta.

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