Madres paralelas

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bambini, Cronaca, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Guerra, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Morte, Storia, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Pedro Almodovar
Durata
123'
Anno di uscita
2021
Nazionalità
Spagna
Titolo Originale
Madres paralelas
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Pedro Almodóvar
Fotografia
José Luis Alcaine
Musiche
Alberto Iglesias
Montaggio
Teresa Font
Produzione
Agustín Almodóvar, Esther García. Casa di produzione: Remotamente Films, El Deseo D.A.

Film di apertura in Concorso alla 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Coppa Volpi alla protagonista Penélope Cruz

Interpreti e ruoli

Penelope Cruz (Janis), Milena Smit (Ana), Aitana Sanchez-Gijon (Teresa), Israel Elejalde (Arturo), Julieta Serrano (Brígita), Rossy De Palma (Elena)

Soggetto

In ospedale fanno conoscenza Janis e Ana. Fotografa affermata la prima, minorenne con molte debolezze la seconda. Entrambe partoriscono una bambina, ma Janis, pur consapevole di restare sola, è molto motivata nella scelta della maternità. Ana si sente invece abbandonata a se stessa…

Valutazione Pastorale

Con “Madres paralelas”, film di apertura in Concorso della 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2021), Pedro Almodóvar alza il tiro e colpisce duro sul passato del proprio Paese, sulla situazione delle giovani generazioni, sullo stato di salute di una borghesia che ha eliminato i bisogni essenziali e cerca di vivere con minori affanni possibile. È un traguardo che Almodóvar, riconosciuto capofila del cinema spagnolo, può ben dire di toccare oggi all’età di 72 anni (è nato nella Mancha nel 1949) e dopo una carriera fatta di oltre venti film a partire dal 1980 con crescente notorietà e apprezzamento di critica e pubblico. Almeno a partire da “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” (1988), la sua filmografia è fatta di titoli quasi tutti diventati proverbiali, da “Tutto su mia madre” (1999) a “Parla con lei” (2002) a “Dolor y gloria” (2019). Al centro di “Madres paralelas” troviamo sentimenti e affetti che diventano commozione alta fino al melodramma; e poi, qui e ora, la storia che non passa, le ferite dolorose che non si rimarginano, i ricordi della guerra civile che incombono. Mentre gli avvenimenti trovano una giusta collocazione, la tempesta si scaglia sulla famiglia, sulla coppia, sul lavoro: su giovani e meno giovani, su genitori e figli, su maternità volute e incompiute. Al centro le donne, pianeta meraviglioso e inesauribile. “Madres paralelas” ha come protagonista una smagliante Penélope Cruz, almodovariana di sicura fede, Coppa Volpi a Venezia78. Su di lei il film poggia e naviga sicuro, forte, convincente. E Almodóvar, con questo titolo che ha aperto l’ultima competizione veneziana, può ormai meritarsi l’appellativo di “classico”. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come avvio alla riflessione su un autore completo, e sul suo sguardo profondo, dolce e critico sulla Spagna di oggi.

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