In Concorso all'80a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2023)
Interpreti e ruoli
Bradley Cooper (Leonard Bernstein), Carey Mulligan (Felicia Montealegre Cohn), Matt Bomer (David Oppenheim), Maya Hawke (Jamie Bernstein), Sarah Silverman (Shirley Bernstein), Sam Nivola (Alexander Bernstein), Alexa Swinton (Nina Bernstein), Gideon Glick (Tommy Cothran), Miriam Shor (Cynthia O'Neal)
Soggetto
New York anni ’40, il giovane Leonard Bernstein viene chiamato a sostituire il direttore della Carnegie Hall. Si fa subito notare per professionalità e talento. Poco dopo conosce a una festa l’attrice teatrale Felicia Montealegre Cohn, che sposa all’inizio degli anni ’50. Il loro è un legame intenso, complice, tra palcoscenico e vita coniugale. Ben presto arrivano tre figli, intervallati da successi sempre più eclatanti del compositore. La loro tranquillità inizia a traballare quanto Felicia si accorge che il marito è affascinato da un giovane artista, che introduce progressivamente nella loro vita…
Valutazione Pastorale
A Venezia era passato nel 2018, fuori Concorso, con la sua opera prima “A Star is Born” con Lady Gaga, film che nei mesi successivi si impose nei principali riconoscimenti del settore, a cominciare dalle 8 candidature ai Premi Oscar e una statuetta vinta per il brano “Shallow”. È Bradley Cooper, attore, regista, sceneggiatore e produttore di talento, che nel 2023 è tornato alla Mostra del Cinema, questa volta in gara, per presentare la sua seconda regia “Maestro”, disponibile su Netflix dal 20 dicembre. Il suo desiderio è raccontare il celebre compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein – tra le sue opere figurano le musiche di “West Side Story” – tra genio artistico, composizione e dimensione familiare, soprattutto il legame con l’attrice Felicia Montealegre Cohn, sua moglie. La storia. New York anni ’40, il giovane Leonard Bernstein viene chiamato a sostituire il direttore della Carnegie Hall. Si fa subito notare per professionalità e talento. Poco dopo conosce a una festa l’attrice teatrale Felicia Montealegre Cohn, che sposa all’inizio degli anni ’50. Il loro è un legame intenso, complice, tra palcoscenico e vita coniugale. Ben presto arrivano tre figli, intervallati da successi sempre più eclatanti del compositore. La loro tranquillità inizia a traballare quanto Felicia si accorge che il marito è affascinato da un giovane artista, che introduce progressivamente nella loro vita… “A casa mia – sottolinea Bradley Cooper – si ascoltavano molti album di musica lirica e classica. Passavo ore a immaginare di dirigere un’orchestra, mettendoci tutto l’impegno di un bambino di otto anni. In particolare, ascoltavamo di continuo un’incisione di Leonard Bernstein. Quindi la luce di cui avevo bisogno per realizzare 'Maestro' si era in realtà accesa molti anni prima di imbattermi nel progetto. Dopo un anno di ricerche su Lenny e sulla sua famiglia, e dopo aver preso del tempo per rielaborare il tutto, ho capito che l’aspetto che più mi colpiva era il matrimonio tra Lenny e Felicia”. Cooper conferma di avere indubbie capacità nel governare la macchina da presa, nella costruzione di un ritratto in chiave biopic percorrendo traiettorie “originali” e mantenendo uno stile visivo teso a omaggiare la Hollywood classica. Nel raccontare la carriera di Bernstein, il regista si concentra sul rapporto con la moglie Felicia, suo perno esistenziale e familiare. Cooper è bravo nel tratteggiare le fasi del loro amore, segnate qua e là da fratture e stanchezze, legate a una omosessualità non dichiarata dell’artista. La bellezza del film “Maestro” risiede proprio nel modo in cui racconta queste tempeste interiori e coniugali, non cedendo mai a toni urlati o scandalistici. Leonard e Felicia si amano, si stimano, si proteggono, si perdonano. Soprattutto la donna dimostra grande resilienza e capacità di controllo delle emozioni ed esternazioni, custodendo l’immagine pubblica del marito artista e quella di padre nei confronti dei tre figli. E se Bradley Cooper sorprende per l’evidente somiglianza con il compositore, andando a lavorare con attenzione anche sulla gestualità nella direzione d’orchestra, a spiazzare positivamente è la raffinatezza interpretativa dell’attrice britannica Carey Mulligan, che con la sua espressività, gli sguardi e i silenzi, rende tutta la complessità del mondo interiore di Felicia. È una grande storia d’amore, quella tra Leonard e Felicia, sopravvissuta ai diversi tradimenti e a un’improvvisa malattia. “Maestro” è un film complesso, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Adatto per la programmazione ordina e per successive occasioni di dibattito. Per i temi in campo, il film è indicato per un pubblico adulto.