MAMBO ITALIANO

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Emigrazione, Famiglia, Omosessualità
Genere
Commedia
Regia
Emile Gaudreault
Durata
90'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Canada
Titolo Originale
Mambo italiano
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
Emile Gaudreault, Steve Galluccio Steve Galluccio
Musiche
FM Le Sieur
Montaggio
Richard Caneau

Orig.: Canada (2003) - Sogg.: Steve Galluccio - Scenegg.: Emile Gaudreault, Steve Galluccio - Fotogr.(Panoramica/a colori): Serge Ladouceur - Mus.: FM Le Sieur - Montagg.: Richard Caneau - Dur.: 90' - Produz.: Denise Robert, Daniel Louis.

Interpreti e ruoli

Ginette Reno (Maria Barberini), Paul Sorvino (Gino Barberini), Luke Kirby (Angelo Barberini), Claudia Ferri (Anna Barberini), Peter Miller (Nino Paventi), Mary Walsh (Lina Paventi), Sophie Lorain (Pina Lunetti), Pierrette Robitaille (Rosetta), Dino Tavarone . (Giorgio)

Soggetto

A Montreal Angelo Barberini, giovane figlio di italiani emigrati in Canada, dà una delusione ai genitori quando decide di andare a vivere da solo senza essere ancora sposato. Ben presto però la delusione si tramuta in autentico dolore. Angelo infatti é omosessuale e inizia una convivenza con Nino, poliziotto del quartiere. Il panico si diffonde nella famiglia di lui, insieme alla paura che la notizia trapeli e diventi di pubblico dominio. Lina, la mamma di Nino, non prova nemmeno a supporre che suo figlio, bello e aitante poliziotto, possa avere rapporti con un altro uomo. Tra mille sotterfugi ed equivoci, succede che un giorno in un bar Nino vede Pina, una antica compagna di scuola, e i due provano ad uscire insieme. La cosa funziona, perché Nino infine dice ad Angelo che la loro storia é finita e lui convola a nozze con Pina. Deluso ma anche maturato dall'esperienza, Angelo ora riesce ad affrontare con più coraggio la propria situazione e ad avviare una nuova amicizia con il responsabile di "Gay help live", una linea telefonica per omosessuali. E i genitori sono pronti ad accettare quella situazione.

Valutazione Pastorale

Il copione é costruito su una serie di stereotipi che dettano in modo palese l'evolversi degli avvenimenti. Si parla di una famiglia di emigranti italiani, laddove il concetto di virilità legato all'uomo é automatico e quindi più forte é lo 'strappo' per la scoperta della omosessualità. Si procede attraverso i tanti imbarazzi innescati dalla situazione e si finisce, secondo un logico buonismo di maniera, per cercare di accontentare tutti: uno (Nino) fa marcia indietro e si sposa, l'altro (Angelo) prosegue per la propria strada ma ora in pieno accordo con i genitori, infine consapevoli e tolleranti. Il regista stempera i drammi familiari nei toni della commedia ironica, a tratti grottesca, carica di macchiette e di coloriture dilettali legate al cliché dell'emigrante italiano. Si vorrebbe far ridere mentre sottotraccia passa il messaggio della necessità di una famiglia allargata e aperta. Non c'é ostentazione, ma non manca qualche passaggio un po' manicheo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile e attraversato da ambiguità. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Stessa cura é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS o DVD.

Le altre valutazioni

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