MARIE DELLA BAIA DEGLI ANGELI

Valutazione
Inaccettabile, Malsano
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Manuel Pradal
Durata
92'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
MARIE BAIE DES ANGES
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Sandra Di PasqualeSandra Di Pasquale
Musiche
Carlo Cri
Montaggio
Valeire Deseine

Sogg e Scenegg.: Sandra Di Pasquale - Fotogr.: (Scope/a colori) Christophe Pollock - Mus.: Carlo Cri- velli - Montagg.: Valeire Deseine - Dur.: 92' - Produz.: Philippe Rousselet

Interpreti e ruoli

Vahina Giocante (Marie), Frederic Malgras (Orso), Nicolas Wel- bers (Goran), David Kilner (Larry), Jamie Harris (Jim), Frederic Westerman (Ardito), Swan Carpio (Jurec), Amira Casar, Patrick Gomez, Andrew Clo- ver, Roxane Mesquida, Aurelie Morardet, John Dowling, Patrick Serraf, David Gregg.

Soggetto

Nella baia degli Angeli, un luogo imprecisato e fantasioso sulla riviera mediterranea tra Francia e Italia, Orso, diciassette anni, consegna a Goran, suo compagno di scorrerie e come lui piccolo teppista, i soldi per acquistare una pistola 326 Magnum. Ma, durante una festa notturna, Goran spende tutti i soldi, prende tempo con mille scuse e infine sparisce. Orso allora sfoga la propria rabbia con furti e violenze, per poi rifugiarsi nella vegetazione delle cale. In una di queste occasioni incontra Marie, quindici anni, che sogna di passare il tempo tra le mure bianche e i pini della base americana che domina la baia. Orso e Marie si incontrano più volte, ma sempre si perdono di vista. Quando si ritrovano, passano momenti di gioia in una caletta isolata. Ma Orso vuole possedere una Magnum e chiede a Marie di portargliene una dei soldati americani. Marie torna alla base, si concede ad un americano, prende la pistola, la consegna ad Orso e poi sparisce. Torna tempo dopo, quando si corre il Gran Premio automobilistico e sono arrivati altri soldati. Nell'eccitazione generale, Orso si introduce in una villa, dove era già stato in passato e aveva visto una bellissima donna. Scattato il sistema d'allarme, Orso è ferito e comincia a sparare all'impazzata. Fuori vede Goran che sta facendo il bagno. Lo raggiunge, gli tende la mano, gli spara tre volte a bruciapelo. Goran lentamente affonda nell'acqua.

Valutazione Pastorale

il film vorrebbe descrivere le storie di due adolescenti disadattati e abbandonati che incrociano le proprie esistenze verso un oscuro destino di violenza: il tutto sullo sfondo di un paesaggio indistinto un po' italiano un po' francese, quasi a voler dare l'idea di una identica dimensione geografica, che influenza i caratteri e modella i comportamenti. Ma qualunque riflessione antropologica seria scompare di fronte alla realtà di una storia piatta ed estetizzante, che mette in scena due ragazzini malvagi, compiacendosi della loro cattiveria: senza mai in qualche maniera prendere le distanze dalla materia trattata ma anzi girandovi dentro con il gusto della ripetizione e dell'insistenza fini a se stesse. Due ragazzi visti come modelli negativi di un'adolescenza sradicata, priva di qualunque sostegno familiare o educativo. Un quadro a tesi, del tutto unilaterale che, dal punto di vista pastorale, va considerato malsano e valutato come inaccettabile. Utilizzazione: l'utilizzazione del film è da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze.

Le altre valutazioni

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