MARIE HEURTIN – DAL BUIO ALLA LUCE

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Disabilità, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Jean Pierre Améris
Durata
105'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Marie Heurtin
Distribuzione
Mediterranea Productions
Musiche
Wieder Atherthon
Montaggio
Souriau, Lafran, Walczak, Gibourg, Croset

Orig.: Francia (2015) - Sogg. e scenegg.: Jean Pierre Ameris e Philippe Blasband - Fotogr.(Panoramica/a colori): Virginie Saint Martin - Mus.: Wieder Atherthon - Montagg.: Souriau, Lafran, Walczak, Gibourg, Croset - Dur.: 105' - Produz.: Sophie Revil, Denis Carot per Escazal Film.

Interpreti e ruoli

Isabelle Carre (suor Margherita), Ariana Rivoire (Marie Heurtin), Brigitte Catillon (madre superiore)

Soggetto

Nata nel 1885 sorda e cieca, la quattordicenne Marie Heurtin è incapace di esprimere una comunicazione. Il padre, modesto artigiano, in cerca di una soluzione, si reca presso l'Istituto di Larnay vicino a Poitiers, per affidare la cura di Marie a delle suore. Tra le tante, la giovane suor Margherita ha il coraggio di occuparsi in prima persona di questa ragazza impaurita e selvaggia, e decide di provare a farla uscire dall'isolamento e dal buio...

Valutazione Pastorale

"Stavo facendo ricerche su Helen Keller, quando venni a conoscenza della storia meno nota di Marie Heurtin e decisi immediatamente di visitare l'Istituto Larnay a Poitiers, dove Marie visse a cavallo del 1800 e 1900...Si tratta di un caso "figlio di un duro lavoro e di tenacia, più che di misticismo, le tecniche inventate da suon Margherita sono usate tutt'oggi". Nel riprendere questa storia e nel guardarla con occhi tra passato e presente, Ameris (nato Lione nel 1961) ha il pregio di mantenere alto lo spirito di vivacità e aperto il tono della realtà. Si partecipa con dolore e consolazione alla sorte di Marie; si osserva il rapido mutare delle situazioni; si resta a contemplare la triste parabola tra Marie che vive con rabbia la sua 'guarigione' proprio mentre la vita lascia suor Margherita. Il film ha un periodare fluido e sereno, come se una scommessa si alzasse forte sulle due donne, sulla loro nobile volontà di mettersi in competizione con la vita e con la morte, sulla generosità di essere al servizio dell'altra. Meritra ricordare che Ariana Rivoire (che interpreta Marie) è nata sorda nel marzo 1995 in una famiglia udente e che è ancora ospite dell'istituto Naionale di giovani sordi di Chambery quando Ameris la individua e la sceglie. Nitido e calmo, mai retorico o didascalico, il film procede con passione e amore, ed è da valutare, dal punto di vista pastorale, come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come aiuto ad affrontare difficoltà grandi e a risolverle con volontà, dedizione, spirito di iniziative, e tanto, tanto amore.

Le altre valutazioni

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