MELINDA E MELINDA

Valutazione
Accettabile, Semplice
Tematica
Cinema nel cinema, Donna, Musica, Psicologia
Genere
Commedia
Regia
Woody Allen
Durata
100'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Melinda and Melinda
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Alisa Lepselter

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Woody Allen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vilmos Szigmond - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Alisa Lepselter - Dur.: 100' - Produz.: Letty Aronson.

Interpreti e ruoli

Radha Mitchell (Melinda), Will Ferrell (Hobie), Amanda Peet (Susan), Chloe Sevigny (Laurel), Chiwetel Ejiofor (Ellis), Wallace Shawn (Sy), Stephanie Roth Haberle (Louise), Josh Brolin (Greg), Neil Pepe (Al), Shalom Harlow (Joan), Jonny Lee Miller (Lee)

Soggetto

In un ristorante di New York tra Max e Sy, scrittori e intellettuali, nasce una disputa sulle differenze tra testo comico e testo drammatico. Scontrandosi su quale delle due forme abbia aspetti di maggiore 'verità', Max comincia a raccontare la storia di Melinda, una giovane donna che attraversa un momento difficile della propria vita e chiede aiuto alle amiche del passato. Problemi, difficoltà, lacrime. La Melinda quasi indifesa che si dispera può però anche diventare un' altra Melinda che alle avversità reagisce con forza e cerca nuove amicizie, anche lasciandosi andare al caso. Così, mentre fuori piove, i due scrittori concludono che non esiste una conclusione: dramma e commedia fanno parte della vita di tutti.

Valutazione Pastorale

E' certamente sempre più difficile affermare che Woody Allen dice qualcosa di nuovo. Girando in media un film (e mezzo) l'anno, l'ormai settantenne Woody ruota intorno agli stessi temi con una costanza degna di miglior causa. Ma venirne fuori con risultati freschi e oggettivamente quasi impossibile. Dunque ancora una volta ecco se stesso, Woody, la sua New York (Manhattan), un ristorantino, una disputa tutta di testa, di intelletto e di cervello per passare una piacevole e serata e sconfiggere il mondo cattivo 'là fuori'. Il pretesto è talmente leggero da produrre un raccontinio altrettanto delizioso e impalpabile, dove le alte problematiche affettive-sentimentali si inseguono in impalpabili teoremi leggiadri e sofisticati. Allen freme, si indigna, scherza, manda allo sbaraglio esistenziale i suoi personaggi (e se stesso), ma poi sopravvive perché esistono i libri, esiste la musica, esiste il cinema. Niente di nuovo ma detto con eleganza. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare negli omaggi al regista (che qui non recita) e nell'ambito dei rapporti tra cinema/letteratura/cultura.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV