METROLAND

Valutazione
Discutibile, scabrosità, Dibattiti**
Tematica
Amicizia, Giovani
Genere
Commedia
Regia
Philip Saville
Durata
102'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
METROLAND
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Adrian Hodges Ispirato al roman
Musiche
Mark Knopfler

Sogg.: Ispirato al roman- zo "Metroland" di Julian Barnes - Scenegg.: Adrian Hodges - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Jean-François Robin - Mus.: Mark Knopfler - Mon- tagg.: Greg Miller - Dur.: 102' - Produz.: Andrew Bendel

Interpreti e ruoli

Christian Bale (Chris), Emily Watson (Marion), Lee Ross (Toni), Elsa Zylberstein (Annick), Amanda Ryan (Joanna), Rufus (Henri), Ifan Meredith (Mickey), Jonathan Aris (Dave), John Wood, Brian Protheroe, Bill Thomas, Boris Terrel, Lucy Speed.

Soggetto

Chris e Toni sono cresciuti insieme negli anni '60 a Metroland, un'area urbana sviluppatasi disordinatamente alla periferia di Londra. Nel pieno del periodo dei 'giovani arrabbiati', anche loro hanno partecipato alla ribellione contro l'Inghilterra borghese e hanno sognato il jazz, Parigi, la cultura francese. Alla fine del decennio tutti e due sono scappati. Toni è andato in Africa, Chris invece è a Parigi, dove lavora in un bistrò e vive con Annick, ragazza che rappresenta la libertà che lui ha sempre sognato. A Parigi si trova bene, fino a quando incontra Marion, una ragazza inglese. I due si innamorano, decidono di tornare a Londra, a Metroland, e di sposarsi. Nove anni dopo, nel 1977, Chris e Marion, marito e moglie, vivono felicemente con una bambina. All'improvviso, di notte, si presenta a casa Toni che dice di avere girato il mondo, di non volere mettere radici, e vive ancora come un ribelle. Nei giorni successivi Toni cerca di dimostrare a Chris che la vita in quel luogo è grigia e inutile e lui sta sprecando gli anni migliori. Lo esorta ad uscire, a divertirsi, a conoscere altre donne. Chris si difende, poi si fa convincere ad andare ad una festa, incontra un'altra ragazza con cui potrebbe avere un rapporto ma alla fine rinuncia. Nel raccontare il fatto alla moglie, Marion fa capire che Toni ha provato ad insidiarla e forse ha avuto una storia con lei. Chris si scaglia contro Toni. Questi allora decide di partire per gli USA e chiede a Chris di mollare tutto e di seguirlo. Chris dice di voler rimanere. Di notte passeggia e riflette, vede la moglie e le dice: "Felicità, se non è adesso mai più".

Valutazione Pastorale

si tratta di un film assai valido sotto l'aspetto formale e che riesce a tracciare un quadro vivido e realistico della situazione giovanile inglese tra anni Sessanta e Settanta. Raccontando l'amicizia iniziale e poi le successive divergenze, sempre più aspre e profonde, tra i due protagonisti, la storia evidenzia bene gli stati d'animo diversi che segnarono quel periodo: da un lato la voglia di ribellarsi alle regole costituite, di cambiare vita, di rivoltare la società, utopie quasi tutte sfociate nella confusione e nell'opportunismo, dall'altro l'intento di entrare con forme più costruttive in meccanismi sociali spesso cinici e fasulli ma da riscattare facendo riferimento a valori più consistenti. Passato e presente si sovrappongono nella narrazione, che si sofferma molto sul periodo 'francese' di Chris come momento significativo del succedersi di entusiasmi, rabbia, speranze, delusioni. C'è poi il tema centrale del matrimonio e della famiglia che diventa un preciso spartiacque tra due modi intendere la vita quotidiana. Film-ritratto degli errori e degli eccessi di una generazione e, come tale, dal punto di vista pastorale, da segnalare per dibattiti, anche se da valutare come discutibile per le molte concessioni a scabrosità spesso non motivate dalle esigenze del racconto. Utilizzazione: Più che in programmazione ordinaria, il film si consiglia per occasioni mirate dove, con opportuni supporti, sia possibile utilizzarlo per riflettere su argomenti quali: gli anni 70, le ribellioni giovanili, la famiglia.

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