MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL MALE

Valutazione
Discutibile, ambiguità**
Tematica
Giustizia
Genere
Drammatico
Regia
Clint Eastwood
Durata
156'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MIDNIGHT IN THE GARDEN OF GOOD AND EVIL
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
John Lee Hancock Tratto dal libro di John Berendt
Musiche
Lenny Niehaus
Montaggio
Joel Cox

Sogg.: Tratto dal libro di John Berendt - Scenegg.: John Lee Hancock - Fotogr.: (Normale/a colori) Jack N.Green - Mus.: Lenny Niehaus - Montagg.: Joel Cox - Dur.: 156' -Produz.: Clint Eastwood, Arnold Stiefel

Interpreti e ruoli

Kevin Spacey (Jim Williams), John Cusack (John Kelso), Jude Law (Billy Hanson), Jack Thompson (Sonny Seiler), Paul Hipp (Joe Odom), Alison Eastwood ; Irma P.Hall (Mandy Nichols), The Lady Chablis . (Minerva), (Chablis Deveau)

Soggetto

John Kelso, giovane giornalista newyorchese, viene inviato dalla rivista Town and Country a Savannah in Georgia per scrivere un servizio su un party natalizio molto famoso organizzato ogni anno da Jim Williams, cittadino eccentrico, antiquario, collezionista, che ha fatto fortuna restaurando e venden-do molte di quelle case del 18° e 19° secolo che caratterizzano la città. La sua stessa residenza risale al 1860 ed è un elegante palazzo nel tipico stile del sud degli Stati Uniti. Ma quest'anno il party assume tinte drammatiche. Billy, che lavora nel palazzo, viene trovato morto e dell'omicidio è accusato Williams, di cui Billy era amante e convivente. William proclama di aver agito per legittima difesa e, rinchiuso in carcere, trasforma la cella in ufficio, continuando a fare affari, sicuro che la giuria lo giudicherà innocente. Dimostra inoltre molta sti-ma per Kelso e lo invita a rimanere in città, e a preparare un libro sugli avveni-menti. Sonny, l'avvocato di Williams, considera il processo un impegno troppo gravoso in vista della fase finale del campionato di football. Ma il dibattito sul caso agita voci nascoste e pettegolezzi tra alcuni bizzarri abitanti della città: Joe, ex avvocato che fa visitare la case storiche ai turisti; Mandy, ragazza intel-ligente, che aiuta Kelso a scoprire i molti strati della vita sociale di Savannah; Minerva, una sacerdotessa woo-doo che compie i suoi riti poco prima e poco dopo la mezzanotte nel cimitero cittadino; Lady Chablis, cantante-attore trave-stito, dalla parlantina sciolta e pungente con gli altri. Al processo, la giuria dichiara Williams non colpevole. John però sa che è il contrario. Poco dopo Williams si sente male e muore. John resta in città per sei mesi. Insieme a Mandy, passa dalla tomba di Williams, dietro la statua della giustizia bambina.

Valutazione Pastorale

il film è tratto dal libroinchiesta scritto dal giornalista Jhn Berendt e incentrato su un clamoroso processo per omicidio realmente avvenuto a Savannah a metà degli anni Ottanta. Alla base ci sono dunque fatti autentici e per renderli più realistici, il regista Clint Eastwood è andato a girare in esterni nel centro storico della città georgiana. La cornice è insolita e curiosa, la collocazione geografica importante, perché Savannah è il prototipo della città benestante e tranquilla, uno scenario tutto lucido, dietro il quale però si agitano storie e storielle che il perbenismo dominante impedisce di far conoscere. Il giornalista dovrebbe dunque diventare una sorta di grillo parlane, di voce esterna che interviene ad interrompere il coro abituale, mettendo alla berlina vizi, moralismi, consuetudini. Buone intenzioni, ma realizzazione debole e poco convincente: il racconto è girato con mestiere, ma senza ritmo, i personaggi sono costruiti con troppa fretta, figure incerte e mal definite, le annotazioni sul piano sociale sono evanescenti. Dal punto di vista pastorale, l’accenno a superstizioni e woodoo rimane a mezz’aria, il discorso sui limiti della giustizia umana è accennato ma non approfondito. Interessante nella descrizione degli ambienti e nel fornire spunti sul rapporto negri/bianchi in zone poco conosciute, il film lascia tuttavia l’impressione complessiva di essere freddo, quasi asettico, attraversato da non poche ambiguità. Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con preferenza per un pubblico maturo e attento. In altre occasioni, lo si può proporre per parlare della situazione nel sud degli Stati Uniti, del rapporto giustizia verità, e, non ultimo, di Clint Eastwood, personaggio “a parte” del cinema americano, qui giunto al ventesimo film come regista.

Le altre valutazioni

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