MIO PAPA’

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Bambini, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia, Morte
Genere
Drammatico
Regia
Giulio Base
Durata
89'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Giulio Base, Giorgio Pasotti, Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani, Riccardo Irrera Giorgio Pasotti, Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani, Riccardo Irrera
Musiche
Pietro Freddi
Montaggio
Massimo Quaglia

Orig.: Italia (2014) - Sogg.: Giorgio Pasotti, Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani, Riccardo Irrera - Scenegg.: Giulio Base, Giorgio Pasotti, Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani, Riccardo Irrera - Fotogr.(Scope/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Pietro Freddi - Montagg.: Massimo Quaglia - Dur.: 89' - Produz.: Movie AND con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Giorgio Pasotti (Lorenzo), Donatella Finocchiaro (Claudia), Niccolò Calvagna (Matteo), Fabio Troiano (Orso), Ninetto Davoli (Lea), Emanuela Rossi

Soggetto

In una cittadina delle Marche, Lorenzo lavora su una piattaforma marina. La sera, finito l'orario, scende a terra e va a divagarsi in discoteca in compagnia di un amico-collega. Una sera il suo sguardo si incontra con quello di Claudia. La passione tra i due scoppia immediata, lui passa la notte a casa di lei e la mattina dopo fa un incontro inaspettato con Lorenzo, sei anni. Il bambino vive con la mamma da quando i genitori si sono separati. La vita a tre passa attraverso tanti alti e bassi, i rifiuti di Matteo, i litigi tra i due, la voglia di mollare tutto. Alla fine però resta prevalente il sentimento. Lorenzo e Claudia vogliono andare avanti nel loro rapporto. Quando ogni incertezza sembra azzerata, Claudia viene investita da una macchina e muore in un incidente. Il vero padre viene convocato ma le cose con il figlio proprio non funzionano. Lorenzo e Matteo ormai sono pronti a vivere insieme per progettare il loro futuro.

Valutazione Pastorale

Arriva come un botto secco, imprevisto, spiazzante l'evento "incidente di macchina". E certo, collocare la morte subito dopo una riconciliazione, facendo dire a lei che tutto sembra fin troppo perfetto, è facile, sbrigativo e dialetticamente improbabile. Ma forse è proprio questo taglio netto, sono proprio questi affetti recisi sul nascere a dare compattezza alla sequenza di dolce e amaro che cala quasi subito sul racconto e vi resta addosso come un velo dipinto. Il copione, al quale Pasotti e Base hanno offerto sostanziosi contributi di scrittura e di immagini, corre sul filo di una positività bella e incoraggiante, capace di offrire credibilità a passaggi narrativi in qualche momento frettolosi e fuori centro. Pasotti e Finocchiaro mostrano di crederci, e noi con loro, perché l'amore che supera ogni ostacolo non può lasciare indifferenti. L'ultimo che arriva però può essere superato solo aderendo alla teoria che il vero padre non è quello biologico ma quello con cui uno vive. Così finisce e tutto può ricominciare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni per avviare riflessioni, anche con il contributo di vari supporti, sull'idea centrale dei "nuovi" padri e delle "nuove" famiglie.

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