MIRACOLO A SANT’ANNA

Valutazione
Accettabile, Problematico
Tematica
Guerra, Letteratura, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Spike Lee
Durata
144'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia, Stati Uniti
Titolo Originale
The Miracle of S.Anna
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Terence Blanchard
Montaggio
Barry Alexander Brown

Orig.: Stati Uniti/Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: James McBride dal proprio romanzo omonimo in collaborazione con Francesco Bruni - Fotogr.(Scope/a colori): Matthew Libatique - Mus.: Terence Blanchard - Montagg.: Barry Alexander Brown - Dur.: 144' - Produz.: Roberto Cicutto, Luigi Musini, Spike Lee.

Interpreti e ruoli

Derek Luke (Aubrey Stamps), Michael Ealy (Bishop Cummings), Laz Alonso (Hector Negron), Omar Benson Miller (Sam Train), Pierfrancesco Favino (Peppi Grotta), Valentina Cervi (Renata), Omero Antonutti (Ludovico), Sergio Albelli (Rodolfo), Matteo Sciabordi (Angelo il bambino), Lydia Biondi (Natalina), Luigi Lo Cascio (Angelo da grande), Matteo Romoli (Gianni), Massimo Sarchielli (Franco), Giselda Volodi. (Iole), Giulia Weber (Ida), John Turturro (Tony Ricci), John Leguizamo (Enrico), Alexandra Maria Lara (Axis Sally)

Soggetto

Toscana, 1944 : sul fronte italiano della seconda guerra mondiale. Quattro soldati neri americani della 92^ Divisione 'Buffalo Soldiers' rimangono bloccati in un piccolo paese al di là delle linee nemiche, separati dal resto dell'esercito. Con i tedeschi da un lato e il comando dall'altro, i soldati si trovano a convivere con un gruppo di partigiani e con un bambino italiano che uno di loro vuole a tutti i costi portare in salvo. Quando i contrasti tra i partigiani si accentuano e i tedeschi allo sbando ordinano l'uccisione di 560 civili nel vicino paese di Sant'Anna di Stazzema, il ricongiungimento tra i militari americani si fa difficile. Moriranno quasi tutti, compreso il bambino.

Valutazione Pastorale

Il titolo si riferisce alla tremenda strage avvenuta a Sant'Anna di Stazzema (Lucca) il 13 agosto 1944, con lo sterminio di civili ordinato dai comandanti tedeschi in ritirata. Ma a questo doloroso (e autentico) fatto é visto solo in flashback e occupa ben poco nell'economia del racconto. Il resto dei 144' é dedicato a riscostruire la storia dei quattro soldati neri americani e dei controversi rapporti tra loro, con i superiori (tutti bianchi), con il futuro dell'America. All'inizio un cartello fa sapere che, accanto ad episodi 'veri' molto è affidato alla libera invenzione: c'è infatti all'origine un libro scritto da James McBride. Così il copione diventa prigioniero dei consueti eccessi tipici di Spike Lee, si fa confuso, sovraccarico, debordante, sopra le righe sia come dramma che come melodramma (la cornice 'oggi' con la preziosa testa e quel finale al mare...). Anche i numerosi riferimenti alla fede e alla spiritualità sanno più di arricchimento dell'epica bellica che di scelta coerente e sofferta. Pur tuttavia riportare alla memoria, specie per i più giovani, il tragico episodio centrale e il clima terribile della guerra in Italia è operazione da rispettare e elogiare, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e certamente problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in circostanze successive, anche per studenti di media superiore (tenendo presente la durata, 144'). Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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