MY SON, MY SON, WHAT HAVE YE DONE?

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Famiglia - genitori figli, Male
Genere
Drammatico
Regia
Werner Herzog
Durata
90'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Germania, Stati Uniti
Distribuzione
OneMovie
Musiche
Ernst Reijseiger
Montaggio
Joe Bini, Omar Daher

Orig.: Stati Uniti/Germania (2009) - Sogg. e scenegg.: Werner Herzog, Herbert Golder - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter Zeitlinger - Mus.: Ernst Reijseiger - Montagg.: Joe Bini, Omar Daher - Dur.: 90' - Produz.: Eric Bassett.

Interpreti e ruoli

Michael Shannon (Brad Macallam), Willem Dafoe (detective Havenhurst), Chloe Sevigny (Ingrid), Udo Kier (Lee Meyers), Grace Zabriskie (sig.ra McCullum), Brad Dourif (zio Tim), Michael Pena . (detective Vargas), Irma P.Hall (sig.ra Roberts)

Soggetto

In California agenti di polizia arrivano sulla scena di und elitto dove trovano una donna anziana in una pozza di sangue. Il presunto colpevole é il figlio della signora, Brad Macallam, aspirante attore che recita in una tragedia greca. Si presentano due amici cui Brad ha telefonato nelle prime ore del mattino. Mentre si cerca di capire quello che é successo, i due raccontano agli genti i loro rapporti con Brad attraverso una serie di flashback: eventi sempre più drammatici che hanno portato Brad, allontanato dalla produzione, a restare prigioniero dei miti impersonati a teatro e ad uccidere la madre.

Valutazione Pastorale

Nato a Monaco nel 1942, Herzog é stato a lungo uno dei nomi di punta del nuovo cinema tedesco affermatosi alla fine dei '60. Approdato negli Stati Uniti agli inizi del Duemila, deve dibattersi tra il cinema commerciale e quelle autoriale. Qui riesce a recuperare questo secondo aspetto, e a comporre una storia più in linea con le sue corde espressive. A mano a mano che i flasback si dipanano, la figura di Brad va ad allinearsi a quella di alcuni suoi lontani fratelli: Aguirre, Kaspar Hauser, Stroszek, Nosferatu. Personaggi 'maledetti' in perenne distonia con il mondo circostante. Forse la freschezza narrativa non è più quella di quaranta anni fa, ma fa piacere ritrovare l'energia visionaria in copioni che poco si interessano di compiacere il pubblico. Anche nel terzo millennio tra l'uomo e la natura c'è un conflitto lacerante e irrisolto. Herzog ce lo ricorda. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso e certamente problematico.

Utilizzazione

più che per la programmazione ordinaria, il film si indirizza per proiezioni mirate, dove sia possibile affrontare una riflessione sul cinema d'autore oggi, nel rapporto tra America e Europa. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD o altri supporti tecnici.

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