Orig.: Gran Bretagna (2004) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Helen Cross - Scenegg.: Pawel Pawlikowski, Michael Wynne - Fotogr.(Panoramica/a colori): Yszard Lenczewski - Mus.: Alison Goldfrapp - Montagg.: David Charap - Dur.: 86' - Produz.: Tanya Seghatchian, Chris Collins - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Nathalie Press (Mona), Emily Blunt (Tamsin), Paddy Considine (Phil), Dean Andrews (Ricky), Kathryn Sumner (Sadie), Paul Antony-Barber (padre di Tamsin), Lynette Edwards . (madre di Tamsin)
Soggetto
Campagna inglese, stagione delle vacanze estive. La sedicenne Mona é piuttosto annoiata: la sua relazione con un uomo sposato é finita e il fratello più grande ha deciso d chiudere il pub di proprietà della famiglia per farne un luogo di preghiera per il suo gruppo dei Cristiani rinati. Un giorno Mona conosce la coetanea Tamsin. Di famiglia borghese e intellettuale, Tamsin vive in una grande casa in collina, dove invita la nuova amica. Quando si conoscono meglio, le due ragazze si lasciano andare ad alcune effusioni che ben presto diventano rapporti d'amore con conseguente giuramento di non lasciarsi mai. Nel suo fervore predicatorio, Phil cerca di salvare la sorella. Si reca a casa di Tamsin, le parla, lei lo seduce, lui quasi ci sta, e la ragazza allora lo sbeffeggia apertamente. Amareggiato, Phil porta via Mona e, infuriato, caccia via dal pub il gruppo dei fedeli. Finisce l'estate. I genitori rientrano. Tamsin deve prepararsi per riprendere la scuola e avverte Mona che si é trattato di uno scherzo ormai finito. Mona resta male. Vorrebbe uccidere l'amica, ma poi rinuncia e si allontana in solitudine.
Valutazione Pastorale
I temi elenchiamoli subito: le differenze tra le due adolescenti, per cui la fragilità di Marta, più sincera e scoperta, viene strumentalizzata da Tamsin, più calcolatrice e cinica; la difficile ricerca delle esperienze sessuali preadolescenziali, vissute tra confusione e voglia di trasgressione; l'assenza di un progetto pedagogico anche a livello di famiglia. Si potrebbe continuare, ma l'elenco di problemi comunque veri (di fronte ai quali nessuno vuole nascondersi) si scontra con lo svolgimento impresso dalla regia alla storia: ammiccante, condiscendente, in più momenti stereotipato e prevedibile. La parte del rapporto tra le due amiche é con fin troppa evidenza dilatata a bella posta verso il pruriginoso, e sinceramente inutili risultano certi dialoghi o incongrui alcuni passaggi del copione. Il fratello poi é descritto come un invasato, seguito da altri minorati come lui: un po' poco per mettere in piedi una critica costruttiva a certe esagerazioni spirituali. Nell'insieme il film risulta più falso che autenticamente motivato e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile e nell'insieme ambiguo. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria che in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS o DVD.