NATALE A MIAMI

Valutazione
Inconsistente, volgare
Tematica
Il comico
Genere
Farsesco
Regia
Neri Parenti
Durata
101'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Filmauro
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Luca Montanari

Orig.: Italia (2005) - Sogg. e scenegg.: Neri Parenti, Fausto Brizzi, Marco Martani - Fotogr.(Normale/a colori): Tani Canevari - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Luca Montanari - Dur.: 101' - Produz.: Aurelio De Laurentiis.

Interpreti e ruoli

Massimo Boldi (Ranuccio), Christian De Sica (Giorgio), Massimo Ghini (Mario), Vanessa Hessler (Stella), Francesco Mandelli (Paolo), Giuseppe Sanfelice (Lorenzo), Paolo Ruffini (Diego), Raffaella Bergé (Daniela), Caterina Vertova (Tiziana)

Soggetto

Nel tentativo di dimenticare la moglie Daniela che lo ha da poco lasciato, Giorgio decide di seguire l'amico Mario, in partenza per Miami dove raggiungerà la ex moglie e la figlia adolescente Stella. Anche Ranuccio, all'improvviso scaricato dalla moglie Tiziana a favore di un'altra donna, cerca di reagire e così si unisce al figlio ventenne Paolo in partenza per Miami con gli amici coetanei Diego e Lorenzo. Nella città balneare americana le cose si complicano perché Daniela è in realtà la nuova amica di Mario, e Stella vuole a tutti i costi avere una storia con Giorgio. Ranuccio, da parte sua, cerca di dimostrarsi giovanile e sciupafemmine e così rovina tutte le occasioni del figlio e degli altri due. Giorgio e Ranuccio entrano per caso a contatto una sera, e da quel momento si trovano a condividere i rischi legati alla presenza di un pericoloso killer che gira a piede libero.

Valutazione Pastorale

L'ennesimo incontro con la coppia Boldi/De Sica (e con le poche varianti di contorno) imporrebbe di tornare alle considerazioni già svolte nelle precedenti occasioni. La farsa domina dall'inizio alla fine, usando a mani basse tutti i più biechi stereotipi dell'Italia contemporanea, buttando in ridicolo e mettendo populisticamente sullo stesso piano situazioni che meritano anche altre attenzioni (quelle della famiglia, in primo luogo). Se però c'è un tipo di gestualità e di espressività che più facilmente si riscontra nel quotidiano, che in certi momenti é anche divertente e non va oltre la grossolanità, qui invece troppo spesso si creano a bella posta situazioni nelle quali scatta la pesantezza verbale ed espressiva, che denota la volontà di restare programmaticamente a livelli bassi. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come fortemente inconsistente e in prevalenza soprattutto volgare. UTILIZZAZIONE: in programmazione ordinaria e in altre occasioni il film può essere utilizzato, ma può più opportunamente essere trascurato.

Le altre valutazioni

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