NEL GIARDINO DELLE ROSE

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Luciano Martino
Durata
101'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
NEL GIARDINO DELLE ROSE
Distribuzione
Titanus Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Luciano Martino, Sauro Scavolini, Luciano Martino
Musiche
Riz Ortolani
Montaggio
Amedeo Salfa

Sogg.: Luciano Martino - Scenegg.: Luciano Martino, Sauro Scavolini, - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luigi Kuveiller - Mus.: Riz Ortolani - Montagg.: Amedeo Salfa - Dur.: 101' - Produz.: Surf Film, Dania Film National (cinematografica) Reteitalia

Interpreti e ruoli

Massimo Ghini (Claudio Marino), Ottavia Piccolo (Anna), Barbara De rossi (Sonia), Giancarlo Giannini (Tramontano), Rossy De Palma, Gianfranco Manfredi, Alessandro Borelli, Leo Gullotta, Galeazzo Benti, Remo Girone

Soggetto

traumatizzato gravemente nell'infanzia dal sospetto infondato che la madre, Anna sia stata l'amante del professore Tramontano, suo collega, Claudio Marino è ora un quarantenne scontento e tormentato, che non vuole sposarsi, e vive a Milano insieme a Sonia un rapporto amoroso molto agitato, dopo aver abbandonato da anni la mamma sola a Napoli. Claudio ha lasciato l'università poco prima di laurearsi, e lavora in un'agenzia pubblicitaria, il cui proprietario esige che egli ottenga un buon contratto da un volgare e furbo fabbricante di mobili, Fiorelli. Anna, ora vedova, ha sopportato il marito alcolizzato e buono a nulla, senza mai tradirlo, ma, pur avendo compreso qual è il motivo del rancore del figlio verso di lei, non ha mai saputo avere con lui una chiara spiegazione, che mettesse in pace gli animi di entrambi. Adesso, anziana, sola e malata, non ha neppure il conforto di qualche visita o telefonata di Claudio, e si trova anche in serie difficoltà economiche, anche perché dà in beneficienza gran parte della sua pensione di professoressa. Intanto Tramontano si prodiga nell'ospedale di Napoli per assistere i malati più sofferenti e bisognosi, perciò si trova al capezzale di Anna, quando questa viene ricoverata in fin di vita. Mentre Claudio cerca di conquistare il difficile cliente Fiorelli, facendogli trascorrere la desiderata serata con alcune donne, Tramontano riesce a telefonargli per avvertirlo delle disperate condizioni della madre. Marino parte subito in auto (a causa di uno sciopero degli aerei), e, durante il viaggio, ricorda gli avvenimenti drammatici della sua infanzia, quando aveva sorpreso un colloquio fra Anna e Tramontano, fuggendo inorridito, prima di poter vedere che la donna avrebbe respinto fermamente l'amore del collega, rifiutando anche un bacio. Quando finalmente Claudio arriva accanto alla madre, questa è appena spirata, e Tramontano, assicurandogli che è morta in pace, gli consegna una lettera di lei, nella quale finalmente gli dichiara la propria completa innocenza, esortandolo poi a vivere ora serenamente la sua vita.

Valutazione Pastorale

questo film del regista Luciano Martino è pieno di buoni sentimenti, ma cade decisamente nel genere fumettistico-strappalacrime. La storia del doloroso malinteso, che divide per tanti anni la madre dal figlio, regge poco e male, soprattutto perché è illogico che la donna, vedendo il bambino diventare balbuziente per il trauma, del quale ha compreso benissimo la causa, lo faccia curare da un medico per riportarlo alla normalità, e non trovi invece la forza di parlargli chiaramente della propria innocenza. Fra molti episodi e personaggi inutili, tutto in quest'opera suona falso, dal trucco della Piccolo, invecchiata in modo piuttosto risibile, alle rose del famoso giardino, alla ripetizione immotivata e banale di "E lucean le stelle ", dalla Tosca di Puccini. Infine, bisogna notare che nel film, accanto ad elementi moralmente positivi, ce ne sono altri negativi, come la convivenza di Claudio con Sonia, l'organizzazione della "seratina" per Fiorelli, e alcune pesanti battute del dialogo.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV