NELLA CASA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Cinema nel cinema, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo
Genere
Metafora
Regia
Francois Ozon
Durata
105'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Dans la maison
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Francois Ozon liberamente tratto dalla piece teatrale "Il ragazzo dell'ultimo banco" di Juan Mayorga
Musiche
Philippe Rombi
Montaggio
Laure Gardette

Orig.: Francia (2012) - Sogg.: liberamente tratto dalla piece teatrale "Il ragazzo dell'ultimo banco" di Juan Mayorga - Scenegg.: Francois Ozon - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jérome Alméras - Mus.: Philippe Rombi - Montagg.: Laure Gardette - Dur.: 105' - Produz.: Mandarine Films, France Cinema.

Interpreti e ruoli

Fabrice Luchini (Germain), Ernst Umhauer (Claude Garcia), Kristin Scott-Thomas (Jeanne), Emmanuelle Seigner (Esther), Bastien Ughetto (Rapha Artole figlio), Denis Ménochet (Rapha Artole padre), Jean-Francois Balmer (preside), Yolanda Moreau (le gemelle), Catherine Davenier . (Anouk)

Soggetto

Germain, professore al Licea, intuisce che nella sua classe c'è uno studente, Claude, particolarmente verdsato per la scrittura. Lo incoraggia, lo critica, gli offre aiuto e suggerimenti. Finisce così per perdere il controllo della situazione, il rapporto con la moglie e il posto di lavoro...

Valutazione Pastorale

Si tratta di un meccanismo narrativo suadente e suggestivo; una metafora palese ma non banale del rapporto finzione/realtà; dell'impossibile convivenza tra vita vera e vita inventata. Nell'approcciare la letteratura come grande terreno di incontro/scontro tra verità e bugia, Ozon si conferma regista dalle mille risorse, capace di cambiare spesso obiettivo ma sempre affidandosi ad un estro di scrittura e di visione acuto, ad uno sguardo capace di smontare dall'interno i meccanismi del cinema. Il duello tra purezza e manipolazione si carica di toni da scommessa su sotterfugi, falsità, sull'uso della maschera come inevitabile status individuale. La conclusione (la verità è inconoscibile, siamo tutti e nessuno...) appare prevedibile, meno sfacciata di quello che veicola l'andamento delle immagini. Circola una fervida aria di nouvelle vague, con echi alla Truffaut e alla Rohmer. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in situazioni mirate per avviare riflessioni sui temi affrontati: cinema,letteratura, vita, finzione, cinema nel cinema. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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